Il terremoto un anno dopo: veglia e fiaccolata nel centro Italia

Cominciate stanotte le commemorazioni delle 239 vittime del terremoto del 24 agosto 2016. Migliaia di persone ad Amatrice, Accumoli e Arquata

Il terremoto un anno dopo: veglia e fiaccolata nel centro Italia

Era il 24 agosto dello scorso anno, quando alle 3.36 un boato ha fatto piombare in un incubo il centro Italia. Terremoto di magnitudo 6.0 nella zona tra Lazio, Marche e Umbria. La terra trema per 142 interminabili secondi, devastando i paesi di Accumoli (Rieti), Amatrice (Rieti), Arquata del Tronto e la frazione di Pescara del Tronto (Ascoli Piceno). Dopo meno di un'ora, alle 4.33, un'altra scossa di magnitudo 5.3 farà tremare Norcia, la cittadina di San Benedetto.

A un anno esatto da quella tragedia, costata la vita a 239 persone, è previsto un lungo programma di celebrazioni per commemorare il sisma. Già nella notte, migliaia di persone si sono raduate in preghiera nei paesi colpiti dal terremoto, da Amatrice ad Arquata del Tronto. Comprensibilmente, il momento più toccante si è avuto alle 3.36, l'ora esatta del terremoto (clicca qui per guardare il video).

E proprio alle 3.36, ad Amatrice, il paese simbolo del sisma dell'anno scorso, c'è stato il rintocco delle campane, uno per ogni vittima. La cerimonia, che si è svolta stanotte in un'atmosfera di tristezza e mestizia, è stata molto partecipata. Tantissima gente è affluita nel centro del paese già a partire dall'1.30, quando sono iniziate le commemorazioni dei 239 morti.

Un altro momento emozionante si è avuto poco prima che scoccasse l'ora dell'anniversario, quando per le vie di Amatrice - rigorosamente ai margini della zona rossa - si è svolta una fiaccolata. Centinaia di persone, diverse delle quali arrivate anche dai paesi vicini, hanno camminato in silenziosa processione con in mano le candele accese per ricordare le vittime (clicca qui per guardare il video).

La fiaccolata si è conclusa nel parco Minozzi, sede del momento di preghiera collettivo che è stato seguito dai rintocchi di campana. Il rumore dei rintocchi è stato l'unico ammesso a rompere "La giornata del silenzio", indotta dal Comune di Amatrice.

"Per l'intera giornata del 24 agosto - recita l'ordinanza - le bandiere esposte presso la sede comunale e gli altri uffici pubblici saranno issate a mezz'asta e/o listate a lutto, gli esercizi commerciali e i locali pubblici dell'intero territorio comunale chiuderanno dalle 10.45 alle 12.15".

Vietate inoltre, spiega l'ordinanza, "le attività ludiche e ricreative ed ogni altro comportamento che contrasti con il carattere luttuoso della ricorrenza e il decoro urbano. Le attività del personale comunale, eccetto quello di vigilanza -conclude- saranno sospese fino alle 13". La stessa ordinanza è stata emanata anche dal sindaco di Accumoli Stefano Petrucci.

Le commemorazioni delle vittime sono proseguite alle 11 di stamattina con la celebrazione eucaristica nella tenda-base al campo sportivo della cittadina laziale: presente anche il premier Paolo Gentiloni insieme alla moglie Manuela. Con loro anche il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti e la sindaca di Roma, Virginia Raggi.

Nella sua omelia il vescovo di Rieti, monsignor Domenico Pompili, ha fatto un appello alla politica per accelerare il lavoro di ricostruzione, che " è vera

quando evita frasi fatte ('Ricostruiremo com'era, dov'era') e chiarisce che ricostruire è possibile. Ma non l'identico, bensì l'autentico. L'identità di un borgo storico è sempre dinamica e la storia non torna mai indietro".

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