"Ti faccio diventare influencer". Bidello accusato di adescamento

Si fingeva esperto del settore musicale e truffava le sue giovani vittime per ottenere dei rapporti sessuali. Accusata anche la moglie che gli faceva da spalla

"Ti faccio diventare influencer". Bidello accusato di adescamento

Lo schema era sempre uguale: contattava giovanissimi sotto i 18 anni, si presentava come esperto e prometteva loro di diventare famosi su Youtube. Gli inquirenti, però, avevano scoperto un giro tutt'altro che professionale e un ex bidello 39enne di Rimini è stato arrestato con l'accusa di adescamento e violenza sessuale.

Dalla fama agli abusi

Le indagini erano partite nel marzo del 2018 quando una denuncia aveva fatto insospettire le forze dell'ordine. Una coppia aveva manifestato preoccupazione perché il figlio, all'epoca dei fatti minorenne, scambiava alcuni messaggi e foto a sfondo erotico con un uomo molto più grande che anche loro conoscevano. Si trattava infatti di un promoter nel campo della musica che organizzava eventi e spettacoli nel Riminese. Durante una di queste serate il giovane era stato avvicinato e persuaso di poter diventare un influencer sul web attraverso le giuste conoscenze e agganci con i Vip.

A quel punto gli agenti della squadra mobile di Forlì avevano cominciato a intercettare l'uomo e avevano scoperto la sua doppia identità: durante il giorno faceva il bidello e la sera attirava minorenni. A seguito delle indagini, che avevano riportato a galla messaggi e chiamate compromettenti, l'uomo era stato arrestato, accusato di adescamento e violenza sessuale. A far scattare le manette erano stati soprattutto due episodi, durante i quali l'uomo aveva scambiato baci e carezze con un ragazzino di 14 e con uno di 17. Nei guai anche la moglie del bidello che, secondo le intercettazioni, avrebbe fatto da spalla al marito contattando lei stessa alcuni minori e parlando direttamente con i genitori per tranquillizzarli che fossero in buone mani.

L'uomo ha

subito un primo processo durante il quale è stato condannato, ma la difesa ne ha ottenuto l'annullamento, chiedendo una riformulazione del capo di imputazione. È attesa una nuova udienza che si terrà nel tribunale di Forlì.

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