Ticino, le ronde al confine svizzero: "Si chiudano i valichi incustoditi"

La Lega dei Ticinesi minaccia: "Se al valico vedremo passare qualcuno che non ci piace, interverremo. I cittadini che vivono al confine hanno paura della criminalità"

Ticino, le ronde al confine svizzero: "Si chiudano i valichi incustoditi"

I leghisti rilanciano le ronde anti-criminalità, e questa volta marciano per presidiare il confine italo svizzero. Non si tratta però di camicie verdi, ma degli esponenti della Lega dei Ticinesi, che per il prossimo 8 novembre ha annunciato l'intenzione di riunirsi a difesa del valico di Pedrinate, nel Mendrisiotto.

L'obiettivo è quello di sorvegliare i valichi di frontiera incustoditi durante la notte, annuncia il leghista Massimiliano Robbiani: "I valichi devono da subito essere nuovamente presidiati dalle guardie di confine di giorno e chiusi di notte - spiega Robbiani al Corriere del Ticino - Non vogliamo fare casino, desideriamo solo marcare presenza in segno di solidarietà per le persone che vivono quotidianamente momenti di paura a causa delle rapine sulla fascia di confine."

Già da molti mesi un gruppo di cittadini del Mendrisiotto si erano attivati chiedendo alle autorità della Confederazione una maggiore sorveglianza dei valichi incustoditi: "Cercheremo di coinvolgere anche il gruppo di cittadini autore della raccolta di firme - prosegue Robbiani - Se al valico vedremo passare qualcuno che non ci piace, interverremo."

Non è ancora chiaro come né contro chi intendano intervenire, ma a Berna le istanze dei cittadini ticinesi sembrano aver trovato ascolto: la Commissione istituzioni politiche ha approvato

all'unanimità la mozione, avanzata da una consigliera nazionale ticinese, per la chiusura notturna dei valichi minori. Perché il provvedimento diventi operativo, però, è necessario anche l'accordo delle autorità italiane.

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