"Non me la sono sentita di lasciarlo lì ma non sono un eroe", così Mohamed, un ragazzo di colore di appena 20 anni, racconta di come è riuscito a salvare Kevin, il bambino cinese di 7 anni rimasto gravemente ferito negli incidenti dello scorso 3 giugno in piazza San Carlo, a Torino.
Come tutti gli altri tifosi, Mohamed si trovava nel ritrovo principale della città piemontese per assistere alla finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid quando, ancora non si sa per quale motivo, si è scatenato il panico e la folla ha iniziato a scappare in tutte le direzioni. I più vulnerabili erano i bambini, tra cui appunto Kevin, ancora ricoverato in gravissive condizioni. Il rischio più grande per il piccolo è che venisse travolto dalla folla e ucciso sul momento. Ma per fortuna il 20enne non si è girato dall'altra parte e ha deciso di aiutarlo. "C'erano tante persone sopra Kevin - racconta il giovane a Fanpage - io ero la terza e sopra di me c'era altra gente. Mentre cercavo di uscire l'ho visto a terra. Non avevo il cuore di lasciarlo lì e passarci sopra, quindi ho deciso di rischiare un po' e tirarlo fuori". Mohamed ha poi cercato un'ambulanza nel disperato tentativo di salvarlo visto che Kevin non respirava più.
Sulla motivazione del gesto, Mohamed non ha dubbi: "L'ho fatto perché è una cosa normale che ogni tanto capita di fare - spiega - Anche io
avevo paura, pensavo saremmo morti tutti. Però alla fine Dio ci ha salvato". E il 22enne non si sente neanche un eroe: "Mi sento lo stesso di prima, quando vedrò il bambino giocare magari lo sentirò di più".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.