Cinque persone arrestate con l'accusa di terrorismo internazionale non potranno finire in cella per alcuni errori procedurali. È questo il paradosso con cui deve fare i conti al Procura di Torino che ha chiesto e ottenuto cinque ordinanze di custodia cautelare che di fatto non potranno essere eseguite. Lo scorso maggio il gip di fatto aveva respinto la richiesta del pm, adesso invece il Riesame ha dato ragione alla Procura di Torino. Di fatto gli arresti non potranno essere eseguit perché gli accusati avranno 10 giorni di tempo per presentare un ricorso sull'ordinanza. Un'altra beffa è dietro l'angolo: se la Cassazione dovesse accettare il ricorso allora i tempi per l'arresto si allungherebbero ulteriormente. Di fatto sei mesi dopo la rchiesta di cattura da parte del pm, nessuno dei cinque tunisini che sono stati accusati di terrorismo si trova in carcere. Questi tunisini sono arrivati a Torino nel 2014 e di fatto avevano ottenuto il permesso di soggiorno. Avevano dichiarato il falso con finte iscrizioni all'università Poi lo spostamento a Pisa dove hanno creato dal nulla una vera e propria centrale della droga.
Gli accertamenti sui cinque erano scattati dopo i controlli pproprio sulle false iscrizioni all'Università. I carabinieri del Ros avevano individuato i cinque sospettati. Da qui le richieste di arresto. Ma ancora nessuno è in carcere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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