Torna a casa Sara, la bambina rapita ​dal padre egiziano

Lo ha annunciato il ministro Gentiloni. L'incubo è finito dopo cinque anni. La madre si era trasferita in Egitto per trovarla

Torna a casa Sara, la bambina rapita ​dal padre egiziano

Si è concluso oggi l'incubo della piccola Sara Ammar e di sua madre. Lo ha annunciato questa mattina il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, commentando il ritorno a casa di entrambe.

La bambina, che oggi ha 9 anni, è stata sequestrata dalla sua casa di Milano nel gennaio 2010 dal padre, cittadino egiziano, trattenuta irregolarmente in Egitto e da allora irreperibile.

"È il felice epilogo di una vicenda che il Governo ha seguito con la massima attenzione e che ha visto la Farnesina lavorare intensamente per raggiungere questo risultato", ha detto il ministro, aggiungendo che "il caso era stato anche oggetto, nel maggio scorso, di un intervento del presidente della Repubblica Mattarella".

"Ringrazio le autorità egiziane per il loro impegno a tutti i livelli, che ha permesso l'esecuzione della sentenza che stabilisce che la custodia della figlia spetti alla madre", ha concluso Gentiloni.

Sara aveva 5 anni quando suo padre l’ha prelevata da casa e l’ha portata via con sé. La madre, Sandra Fardella, dopo essersi trasferita in Egitto per cercare la figlia, ha ripetutamente chiesto aiuto. Eppure tutte le autorità giudiziarie italiane ed egiziane hanno nel tempo stabilito che la bambina è affidata alla mamma e in capo al padre pende un’ordinanza di custodia cautelare e un mandato di cattura internazionale per sottrazione di minore.

Provvedimenti che però hanno tardato ad essere eseguiti. Più volte la madre ha lanciato appelli disperati: "Sono sola, sono stata lasciata sola. Le autorità italiane ed egiziane mi prendono per i fondelli da quattro anni.

Arrivo fino ad un certo punto e poi quando si tratta di eseguire i provvedimenti trovo un muro di gomma. È come se tutti volessero che io lasciassi perdere. Ma io non posso e non lo farò".

Quanto è accaduto oggi, finalmente, le ha dato ragione.

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