Toscana, flop treni Swing costati 56 milioni

Malfunzionamenti sui treni milionari inaugurati da poco. Pendolari toscani sul piede di guerra, Trenitalia ammette le colpe e chiede scusa e il Governatore Rossi ironizza sulle potenzialità dei nuovi mezzi.

Toscana, flop treni Swing costati 56 milioni

Ancora una volta la Regione Toscana ha fatto fiasco, lasciando a piedi i suoi pendolari che adesso sono veramente infuriati. I nuovi treni milionari battezzati Swing, hanno già dei difetti, a poche settimane dal l'inaugurazione. 56 milioni spesi per attrezzare il reparto ferroviario, treni che erano stati descritti come sofisticati, tecnologici, o come aveva detto il governatore Enrico Rossi "in questi treni non piove dentro". Eppure, i treni Swing non sembrano essere proprio musica per le orecchie dei pendolari toscani, che invece si fanno sentire a grande voce. Ennesimo flop che si aggiunge ai disagi e ai pericoli nelle scuole, dove crollano i soffitti e gli studenti sono costretti a fare lezione nei container, senza riscaldamento e con solo i giubbotti addosso. Oppure le chiese dove anche inizia a staccarsi l'intonacmuri e soffitti.

Dopo l'ultimo giorno di calvario - sabato scorso - anche Trenitalia, con una lettera aperta, ha ammesso i guai tecnici. E ha chiesto scusa a tutti i pendolari, annunciando di aver "messo in mora" Pesa, l'azienda costruttrice dei convogli, mentre anche la Regione fa i conti con un investimento milionario che sembra avere il fiato corto.

Da tempo i pendolari della Lucca-Aulla andavano dicendo che qualcosa non andava: troppi rallentamenti, troppe fermate, troppi cambi di treni. Insomma qualche segnale d'allarme era già stato lanciato dai diretti interessati. E già si erano sparse le prime voci di problemi ai convogli. Ieri, Trenitalia ha spiegato, nero su bianco, cosa sta succedendo specificando che si tratta di una "precisazione doverosa soprattutto nei confronti dei pendolari, cui va tutta l'attenzione di Trenitalia, unita alle più sincere scuse".

I contorni "tecnici" della vicenda sono questi: "Purtroppo è vero - si legge nella lettera - che i nuovi treni stanno manifestando alcune problematiche tecniche, per lo più inerenti al sistema di segnalamento e di protezione della marcia, che non si erano palesate nelle fasi precedenti all'esordio in esercizio commerciale e che condizionano la regolarità del servizio". Tradotto, i guai degli Swing stanno in quel sistema che controlla la marcia del treno istante per istante, verificando la velocità e lo stato dei segnali sulla linea. Questi malfunzionamenti hanno come effetto di far procedere i treni a velocità ridotte, con tutti i problemi di ritardi che si possono immaginare. Di tutto questo è stato fatto carico al produttore, la Pesa, che ha costruito i treni in Polonia: "Trenitalia ha prontamente contestato tutto ciò all'azienda fornitrice imponendo un immediato stop nelle consegne delle nuove automotrici in attesa che la campagna di analisi e di interventi correttivi, pretesa e già in corso, a ritmi il più serrati possibile, ponga rimedio alle anormalità.

La previsione è che il tutto si completi entro il 15 novembre. I treni nuovi devono essere efficaci ed efficienti. E' un diritto di Trenitalia e della Regione che li hanno ordinati e acquistati, è un diritto dei pendolari".

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