Trans cacciate a spintoni da un ristorante di Latina

La proprietaria ha prima chiesto a una cameriera di allontanare le clienti trans, poi è intervenuti mandandole via di persona

Trans cacciate a spintoni da un ristorante di Latina

Cacciate da un ristorante sul litorale di Latina, mandate via a insulti e spintoni dalla proprietaria, al grido di: "Siete trans, non vi vogliamo". È quanto successo a Massimina Lizzeri, donna trans romana sulla quarantina, che giovedì si è vista cacciare a mezzogliorno dal locale dove avrebbe voluto mangiare con un'amica.

Prima ci ha provato una cameriera a mandarle via, con la scusa che non erano vestite in maniera adeguata a un locale pubblico e che con loro avevano un cane. Ma il fatto che fossero in pareo e pantaloncini, come molti dei clienti, rendeva la ragione poco credibile. "Molta gente stava pranzando in bikini o a torso nudo", ha raccontato Massimina a MIT - Movimento identità trans, che ha poi pubblicato la storia sui propri canali social.

Poi ci ha pensato la proprietaria a cacciarle fisicamente, chiarendo di non volerle nel locale.

"Sei uomo, donna , o frocio?", ha chiesto dapprima, invitando poi le due ad andare "via, vai al bordello". La trans ha poi chiamato la polizia e l'associazione, che fornisce assistenza legale a chi abbia " vissuto esperienze di violenza", ora assicura: "Non la passeranno liscia!".

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