Nuovo maxi sbarco di immigrati sulle coste italiane. La nave militare "Etna" con a bordo 1.171 persone, salvate nei giorni scorsi nell'ambito dell'operazione "Mare nostrum", è sbarcata al porto di Trapani. A bordo 193 donne e 87 minori, alcuni dei quali neonati. Tra i profughi, provenienti da Siria, Senegal, Togo e Nigeria, anche due donne incinte e interi nuclei familiari. Gli stranieri sono stati soccorsi in cinque distinte operazioni nel Canale di Sicilia, a circa 110 miglia a sud di Lampedusa, nelle ultime 48 ore. "Dal punto di vista sanitario - ha
538em;">detto l’ammiraglio della marina militare Mario Caruso - la situazione è sotto controllo. Abbiamo dovuto trasportare in emergenza tramite i nostri elicotteri due donne incinte, un soggetto politraumatizzato e un altro affetto da ipoglicemia".In provincia di Trapani saranno ospitati 320 dei nuovi arrivati, mentre 312 saranno trasferiti con due ponti aerei nel Lazio e nell’Emilia Romagna. Circa 400, infine, saranno accolti nelle province di Agrigento, Catania e Siracusa. Quello di oggi è lo sbarco più numeroso avvenuto nel Trapanese dall’inizio dell’ultima emergenza. "Il più consistente finora era stato quello di 890 immigrati - ha detto il prefetto Leopoldo Falco, al molo Ronciglio per coordinare le operazioni -. Siamo stati avvertiti del nuovo sbarco ieri pomeriggio: ormai siamo quelli addetti ai miracoli". Al momento sono circa 2600 gli extracomunitari ospitati nel Trapanese. E di certo la situazione non è facile.
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