Treviso, negozi e bar chiusi: invasi dalle formiche volanti

Il fenomeno ha letteralmente sconvolto i cittadini che si sono ritrovati ad assistere alla scena. L'entomologo: "Questo è il loro modo di riprodursi"

Treviso, negozi e bar chiusi: invasi dalle formiche volanti

Sciami di formiche alate a Treviso, in particolar modo nel quartiere di Fiera. Immagini che hanno lasciato di stucco gli abitanti, costretti a chiudere le attività a causa dell'inaspettata invasione di insetti. L'episodio si è verificato una prima volta nella serata dello scorso mercoledì 23 settembre, per poi ripetersi. Ad un tratto un fitto sciame di formiche si è levato in aria, diramandosi poi per le strade. Passati i primi momenti di confusione, fra i cittadini si è scatenato il panico, tanto che alcuni esercenti si sono trovati costretti a chiudere le proprie attività a causa della presenza degli insetti. Tutto questo intorno alle ore 19.

Ad essere in particolar modo coinvolte sono state viale Nino Bixio, viale IV Novembre, via Montello e Santa Maria del Rovere. Alcune persone che in quei momenti si trovavo in giro in bicicletta sono state letteralmente assalite, anche se non hanno fortunatamente riportato alcun genere di danno. Uno scenario apocalittico, insomma, che ha lasciato gli abitanti sconvolti e che si è ripetuto anche il giorno successivo, più o meno alla stessa ora.

A descrivere dettagliatamente quegli istanti è Andrea Salvotti, titolare dell’osteria “Va Saver” a Fiera, sita in via Postumia. "Stavo allestendo la serata, a un certo punto mi sono trovato letteralmente circondato. Le sedie, i tavoli esterni e anche quelli interni. Mi sono addirittura trovato le formiche sulle griglie. Erano minuscole. Ma talmente tante da impedirci di lavorare", ha spiegato il ristoratore a "LiberoQuotidiano". "Non riuscivamo a cucinare. A un certo punto facevamo fatica persino a parlare tra di noi. Sono animali innocenti, non fanno male. Ma con una quantità simile era impossibile fare qualsiasi cosa". Proprio a causa della massiccia presenza degli insetti, Savotti si è trovato costretto a chiudere il locale. "Ci mancava l'invasione delle formiche con le ali", ha poi commentato sui social. Come Salvotti, anche molti altri esercenti hanno dovuto arrendersi allo sciame di formiche, mentre alcuni abitanti si sono addirittura ritrovata la casa invasa.

Ma cosa ha spinto gli insetti ad assumere un simile comportamento? In realtà una spiegazione c'è, e viene fornita dall'entomologo Paolo Fontana: le formiche si stavano unendo per riprodursi. "Capita in alcuni giorni dell'anno, in alcuni periodi e spesso sempre negli stessi luoghi. Ad esempio c'è un santuario dove ogni anno, lo stesso giorno, le formiche alate si riproducono. I formicai si uniscono tutti insieme nello stesso momento per avere più possibilità di accoppiamenti. Sono sincronizzati.

Si uniscono in volo e una volta avvenuta la fecondazione, le femmine si strappano le ali perché non ne hanno più bisogno per riprodursi, mentre i maschi muoiono", racconta l'esperto a "LiberoQuotidiano". "Sono organismi innocui, ma certamente possono essere piuttosto invadenti".

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