Trieste, prete pedofilo si impicca in canonica

Indagato per abusi su una ragazzina di 13 anni, avvenuti diversi anni fa, aveva ammesso le proprie colpe

Trieste, prete pedofilo si impicca in canonica

Aveva ammesso le proprie colpe don Maks Suard, parroco di Santa Croce, nella comunità slovena di Trieste, indagato per abusi sessuali nei confronti di una ragazzina di tredici anni. Poi si è tolto la vita. Il sacerdote si è impiccato nella canonica. A trovarlo morto è stato l’arcivescovo di Trieste, monsignor Giampaolo Crepaldi, che aveva un appuntamento con lui. Con una lettera la Curia diocesana di Trieste ha confermato la morte per suicidio: "Il Vescovo, venuto a conoscenza il 23 di ottobre di fatti gravi successi molti anni fa che coinvolgevano una ragazzina di 13 anni, sabato 25 ottobre aveva chiamato don Maks per le dovute comunicazioni. In quella circostanza il sacerdote aveva ammesso le sue responsabilità che implicano come primo atto, per legge canonica, la sua rimozione da ogni incarico pastorale e l’invio del dossier alla Santa Sede quale organo competente per questo genere di delitti. Nella circostanza, il sacerdote, con umiltà e serenità di spirito, aveva chiesto due giorni per preparare una lettera di dimissioni e una memoria scritta in cui chiedere perdono a Dio, alla Chiesa e alla ragazzina per il male commesso". L’incontro era stato fissato per ieri pomeriggio.

Il vescovo alle 16 aveva avvisato don Maks del suo arrivo, ma giunto a Santa Croce verso le 16.30, ha trovato la porta della canonica chiusa. Il sacerdote non rispondeva al telefono. Monsignore Crepaldi ha allora chiamato il sacrestano, che gli ha aperto la porta della canonica. Dentro hanno trovato il corpo privo di vita del sacerdote. "

538em;">La vicenda del sacerdote - precisa la Curia - avrebbe dovuto seguire il suo iter canonico e giudiziario che forse gli avrebbe consentito nel tempo un auspicabile recupero umano e cristiano nel rispetto delle leggi".

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