Troppe pause pipì dopo il trapianto di rene: licenziato in tronco

Per le conseguenze di un trapianto dove fermarsi spesso durante il lavoro. E l'azienda h reagito così: foglio di via per l'operaio

Troppe pause pipì dopo il trapianto di rene: licenziato in tronco

Si è conclusa con un licenziamento la vicenda di un lavoratore della Metalcastello Spa, azienda di Castel di Casio, nel bolognese, dove un uomo che aveva subito un trapianto di rene ha avuto vita sempre più difficile, a causa di esigenze specifiche legate all'intervento subito. Fino ad arrivare al foglio di via da parte della società.

"Nel corso degli ultimi anni", dice un comunicato della Fim Cisl, era stato chiesto all'azienda di tenere conto delle condizioni del lavoratore, che dopo il trapianto aveva bisogno di frequenti soste al bagno.

La risposta era sempre stata negativa, e dopo numerose contestazioni per il lavoratore è arrivato il licenziamento. La società "con tale atto ha contravvenuto ai doveri morali di correttezza e buona fede, violando quanto sancito dallo stesso contratto collettivo nazionale di lavoro che impone una particolare attenzione a tutti i lavoratori che, come nel caso specifico, soffrono di determinate patologie".

"Chiediamo la massima solidarietà da parte

di tutti i dipendenti, nonché delle altre sigle sindacali per contrastare questa ingiustizia - ha aggiunto -. La tutela della salute è un diritto sancito dalla Costituzione che va oltre a tutte le valutazioni procedurali".

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