Troppo grassa per volare, morì di diabete: maxi-risarcimento al marito

A una donna statunitense venne rifiutato per tre volte l'imbarco su un volo per gli Usa dove voleva curarsi dal diabete

Troppo grassa per volare, morì di diabete: maxi-risarcimento al marito

La cittadina americana Vilma Soltesz era troppo grassa per volare e così è morta di diabete dopo che ben tre compagnie aeree che avrebbero dovuto portarla negli Usa per curarsi si sono rifiutati di imbarcarla. Era il 2012, ma ora il marito Janos è riuscito a vincere la battaglia legale con le compagnie aeree e ad ottenere un risarcimento milionario da Delta, Klm e Lufthansa.

Il signor Soltesz aveva intentato una causa per omicidio colposo, chiedendo sei milioni di dollari come risarcimento. Secondo il New York Daily News, la cifra risultata dall'accordo tra le tre compagnie aeree e la famiglia Soltesz si avvicinerebbe molto alla richiesta del marito, anche se la cifra precisa non è stata ancora resa nota.

Nell'autunno del 2012 la signora Soltesz aveva acquistato un biglietto Klm da Budapest a New York per potere sottoporsi alle cure necessarie per combattere il diabete che la tormentava ormai da anni. Pur avendo prenotato due posti invece di uno solo (all'epoca la donna pesava 192 chili), una volta a bordo le venne detto che non era possibile farla decollare perché gli schienali dei sedili erano rotti e gli assistenti di volo non riuscivano a trasferirla dalla sedia a rotelle al posto assegnatole.

Così i coniugi Soltesz vennero riprotetti su un volo Delta in partenza per gli States il giorno seguente da Praga, a diverse ore di macchina dalla capitale ungherese. Tuttavia anche in questo caso la donna non riuscì a partire per la mancanza di una sedia a rotelle adeguata.

Dopo altri giorni, in cui le sue condizioni di salute continuavano a peggiorare, il terzo diniego: il comandante di un volo Lufthansa su cui i Soltesz aveva prenotato due posti decise di non aspettare la coppia, che era in ritardo a causa delle difficoltà di locomozione della donna, stanca e malata.

Due giorni dopo questo episodio, Vilma Soltesz moriva in Ungheria senza aver avuto la possibilità di curarsi nel suo Paese.

Di ieri la notizia dell'accordo tra le compagnie e il marito, giunto dopo anni di battaglia in tribunale: un provvedimento che non potrà mai ripagare della perdita di una persona, ma che forse stabilirà almeno un precedente per far sì che casi analoghi non possano e non debbano più ripetersi.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica