- sono tornato dal meritato (spero) riposo. Buonasera a tutti
- Speranza accusa la destra di essersi unita in vista delle elezioni con un “accordo di potere”. Poi alla domanda: “Quali seggi sicuri le ha assicurato Letta”, risponde: “Non ne abbiamo ancora parlato”. Ma ne parleranno. Se non è un accordo di potere questo...
- in pratica il centrosinistra sta dicendo che si metterà tutto insieme solo per evitare che il centrodestra conquisti l’80% dei seggi uninominali. Però non farà alleanze. Il che sta a dire agli elettori: votateci tutti insieme, ma sappiate che poi una volta in Parlamento ci divideremo come sempre e torneremo a litigare. In pratica, una truffa
- non sto scherzando: il partito di Calenda, che ha più giornalisti amici di elettori, si sta “dividendo” sulla possibilità di allearsi col Pd. Si sta dividendo, capito? Un partito al 4% ipotetico, si divide. Fa ridere solo così
- Di Maio si allea con Bruno Tabacci, giuro, per formare un nuovo partito. Quello dei “taxi del mare”, della “povertà abolita”, dell’appoggio ai “gilet gialli” si allea col più democristiano dei democristiani. Questa fa proprio sbellicare
- nulla contro Carfagna e Gelmini. Ma è mai possibile che per una settimana i principali quotidiani hanno aperto i loro siti internet con le notizie che ruotano attorno a due ministri dal peso elettorale discutibile?
- Carlo Rovelli, che è un ottimo fisico e un bravo divulgatore, da tempo collabora col Corriere. Sempre molto ascoltato. Solo che sulla guerra in Ucraina ha una posizione per così dire “alternativa”, nel senso che riconosce - oltre agli orrori di un’invasione ingiustificata - anche le ipocrisie di un Occidente che critica negli altri ciò che ha sempre fatto in passato (bombe atomiche su Hiroshima, invasioni di Stati sovrani, ordigni su Belgrado). Bene. Rovelli fa un interessante commento decisamente critico verso la Nato e indovinate un po’ come lo titola il Corrierone? “Un nuovo soggetto politico, l’Umanità”. Che non c’entra una fava con quanto contenuto nel pezzo. Povero Rovelli
- col passaggio di Gelmini e Carfagna ad Azione, ormai il governo Draghi - benché dimissionario - pare un monocolore del centrosinistra. O forse lo era anche prima, ma senza renderlo evidente
- “Il burger vegano non si vende. McDonald’s lo ritira”. E io godo
- “Il fedele lascia un’offerta esigua. Il prete lo schiaffeggia sul sagrato”. Magico
- un tempo i bambini soldato ci avrebbero fatto orrore. Al tempo dell’Ucraina, invece, Repubblica può titolare bellamente “Bambini col lanciarazzi nelle strade di Leopoli” e farlo passare come un reportage. Vabbé
- ma ci rendiamo conto che uno storico, Giovanni De Luna, sostiene che “la destra italiana è estranea ai valori della Costituzione, potrebbe cambiarla” e nessuno lo spernacchia sonoramente? Vorrei far notare al professore due cosette. Primo: la destra ha diritto di rappresentare gli italiani esattamente come la sinistra, anche se a scuola di solito non la raccontano così; secondo: se il centrodestra ottenesse la maggioranza dei seggi in Parlamento utili a cambiare la Costituzione, e decidesse di farlo, non ci sarebbe nulla di sbagliato. Anzi.
Non solo avrebbe il diritto, ma direi il dovere, di cambiare la Carta secondo le regole stabilite dai padri fondatori e sulla base dei desiderata della maggioranza di italiani che l'ha votata. Si chiama democrazia, la cosa vi sturba?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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