"Uccido Noemi o mi ammazzo" L'amico smaschera Lucio

Un testimone inguaia il killer rivelando una conversazione avuta con Lucio prima dell'omicidio di Noemi

"Uccido Noemi o mi ammazzo" L'amico smaschera Lucio

Un altro retroscena sull'omicidio di Noemi Durini. Un altro dettaglio che rende questa vicenda ancora più dura da digerire per i familiari della 16enne. A quanto pare Lucio, il fidanzato-killer, avrebbe confidato ad un amico il suo piano prima dell'incontro con la ragazza. "Era molto arrabbiato - ha detto il testimone - piangeva e urlava in dialetto: 'Vedrai, o mi uccido o vado a ucciderla'". Un quadro dunque che sempre più conferma le ipotesi degli investigatori che vanno verso un omicidio pianificato da tempo. Ma un'altra parte dolorosa di questa vicenda riguarda proprio le otto pagine con cui il Gip ha convalidato il fermo. Il ragazzo "non manifesta nessun senso di colpa", si legge nelle carte. Ed è da qui che è scaturita anche la conferma del fermo. E sempre tra le carte, proprio qualche giorno fa, è stata scoperta la denuncia da parte della famiglia di Lucio contro Noemi per atti persecutori. La denucnia è del 28 agosto, ma è arrivata sul tavolo del procuratore il 15 settembre.

In questo intervllo di date c'è la scomparsadella ragazza e l'omicidio, avvenuto cinque giorni dopo la presentazione della querela. Tutti dettagli che sottolineano come la situazione tra le due famiglie, quella di Lucio e quella di Noemi fosse al limite. Un astio sfociato poi in un terribilie delitto.

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