Lisa Gabriele, morta nel 2005. Dopo 17 anni arrestato l'ex poliziotto amante

L'omicidio di Lisa Gabriele avvenne l'8 gennaio del 2005. Diciassette anni dopo, un ex agente della polizia stradale di Cosenza Nord è stato arrestato. Il movente del delitto sarebbe di tipo passionale

Una foto di Lisa Gabriele. Immagine di "Chi l'ha Visto?"
Una foto di Lisa Gabriele. Immagine di "Chi l'ha Visto?"

Un 50enne di Cosenza, Maurizio Mirko Abate, è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Rende per l'omicidio di Lisa Gabriele, 22 anni, avvenuto l'8 gennaio del 2005. L'indagato, un ex agente della polizia stradale di Cosenza Nord, è accusato di omicidio doloso premeditato, aggravato dai futili motivi e in concorso con un'altra persona ignota. All'uomo è stato contestato anche il reato di spaccio e cessione di stupefacenti nei confronti del figlio.

L'omicidio di Lisa Gabriele

I fatti risalgono a 17 anni fa. Il corpo senza vita di Lisa Gabriele fu ritrovato il 9 gennaio, una domenica mattina, in un bosco di Montalto Uffugo, nel Cosentino. Accanto al cadavere c'erano una bottiglia di liquore, un blister di psicofarmaci e un biglietto d'addio. Tale circostanza indusse gli inquirenti dell'epoca a ipotizzare che si trattasse di un suicidio anche se, a seguito di alcune risultanze investigative, la pista del gesto volontario risultò debole. L'autopsia evidenziò, infatti, che la ragazza era morta per soffocamento e che il cadavere era stato traslato verosimilmente da un altro luogo. Inoltre, gli accertamenti calligrafici stabilirono che a scrivere il biglietto d'addio non era stata la giovane Lisa. Tuttavia non fu possibile trovare riscontro all'ipotesi omicidiaria e nel 2009 il caso fu archiviato.

La lettera anonima

La svolta investigativa c'è stata nell'ottobre del 2018, quando era giunto alla Procura della Repubblica di Cosenza una lettera anonima in cui si ripercorreva la vicenda della morte di Lisa Gabriele. Nella missiva (un esposto) venivano indicati particolari noti soli agli inquirenti. Le risultanze di questa nuova fase d'indagine hanno permesso di approfondire quanto già era emerso dagli accertamenti medico legali sul cadavere colmando alcune lacune investigative. Ne sarebbe emerso un quadro indiziario tale da poter collegare il delitto al 50enne arrestato ieri mattina (martedì 24 ottobre). L'ex poliziotto era finito sott'indagine già negli scorsi con l'accusa di detenzione illegale di armi. Nel settembre del 2019, gli agenti della Mobile di Cosenza ritrovarono nello scantinato della sua abitazione una pistola calibro 9 per 21 con la matricola abrasa.

Il depistaggio e il movente passionale

Secondo gli inquirenti l'ex poliziotto avrebbe premeditato il delitto simulando un suicidio. Il movente sottendente l'omicidio sarebbe di tipo passionale.

Il 50enne e la ragazza intrattenevano una relazione clandestina poiché Abate era sposato. Quando questi avrebbe deciso di troncare, Lisa si sarebbe opposta con tutte le proprie forze fingendo, pare, di essere incinta. A quel punto, l'ex poliziotto avrebbe meditato e messo in atto il proposito di ucciderla.

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