Il palazzetto dello sport di Modugno è stato dedicato a un giovane che a 25 anni, nel 1988 venne ucciso durante i festeggimaneto per una partita vinta dalla nazionale italiana di calcio. Il caso creò molto scalpore all'epoca. Salvatore Pantaleo, questo il suo nome, fu ucciso da un proiettile che lo colpì all'addome mentre, sotto casa, chiacchierava con il fratello. Davanti alla loro casa partirono cinque colpi di pistola che centrarono tre vetture parcheggiate: uno dei proiettili infranse il vetro del finestrino, perforò la lamiera del cancello dell’abitazione, in Via Tagliamento, e colpì all’addome il giovane, che morì poco dopo in ospedale.
Per il sindaco Nicola Magrone, l’intitolazione è “un piccolo atto per ricordare e dare un po’ di giustizia a un giovane innocente per l’uccisione del quale nessuno ha mai pagato”.
A sparare alcuni tifosi della nazionale italiana che dopo la partita andarono in giro con l'auto ad alta velocità lungo le strade del paese sparando all’impazzata in aria.
Per l’Amministrazione comunale, la decisione di legare il ricordo di Salvatore Pantaleo al Palazzetto dello Sport intende essere un monito verso tutti a rispettare i limiti della sobrietà e della legalità in ogni occasione, soprattutto di festa, anche durante le esultanze pet manifestazioni sportive, come è stato dichiarato alla stampa. La cerimonia di intitolazione si è svolta durante un torneo amichevole di calcio ed è stata apposta una targa in ricordo del giovane ucciso.
Così ora Modugno ha il "Palasport Pantaleo" che sarà presto ristrutturato secondo la normativa nel rispetto della sicurezza. 463mila euro il costo dei lavori per dare alla cittadina pugliese uno spazio sportivo adeguato in ricordo di una vittima innocente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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