Le esequie di Bernardo Caprotti, fondatore di Esselunga, avranno luogo in "forma strettamente privata". E' quanto ha fatto sapere la moglie Giuliana Caprotti, dando notizia "con immenso dolore" del decesso del marito. "Per espressa volontà del defunto - si legge nella nota diramata dalla famiglia Caprotti - le esequie avverranno in forma strettamente privata e per suo desiderio non dovranno seguire necrologi". Sarebbero dunque queste le ultime volontà espresse dal fondatore di Esselunga ache a 90 si è spento dopo una malattia contro cui ha combattuto per 12 mesi. Da qualche tempo il patron di Esselunga aveva cercato nuovi acquirenti per la catena di seupermercati del Nord Italia. E così erano state avviate alcune trattative con diversi fondi di private equity, da Cvc Capital partners a Blackstone, va avanti, insieme a quella con la londinese Bc partners per un'azienda il cui valore viene stimato in 4-6 miliardi di euro. In passato lo stesso Caprotti aveva rifiutato alcune offerte.
Si erano fatti avanti Walmart, colosso statunitense, poi la britannica Tesco e infine la spagnola Mercadona. Adesso dopo la sua morte bisognerà definire il futuro del gruppo. Lui, il fondatore, ha deciso di andare via in punta di piedi. Con stile, lasciando nelle sue ultime volontà il no ai necrologi.
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