In America dici Black Friday e leggi più 10% in più rispetto all'anno scorso di vendita di armi. Il 24 novembre ha fato segnare un record inquietante: sono 203.086 i controlli istantanei chiesti all’Fbi seconto quanto riporta Usa Today.
Le mosse del governo
Un picco di vendite che non sarebbe stato favorito dai saldi sul costo di pistole o fucili bensì dal timore che un'amministrazione vicina al "partito della armi" possa inserire controlli maggiori sulla vendita. Un boom di vendite anticipato anche dalle indicazioni a Fbi e Atf, l’agenzia federale che si occupa del controllo delle armi, da parte di Jeff Sessions, attorney general, sulle revisione del National Instant Criminal Background Check system. Mossa arrivata dopo il massacro del 5 novembre scorso, compiuto con armi acquistate legalmente, come riporta La Stampa.
Il database che Session vuole aggiornare "è cruciale per proteggere gli americani dalla violenza legata alle armi, ma è affidabile e funzionante solo nella misura in cui le autorità federali, statali, locali forniscono le adeguate informazioni".
Inoltre c'è il problema che l'ufficio Fbi, creato per la raccolta dati, sta avendo difficoltà a schedare e incrociare le informazioni per l'aumento costante della vendite di armi. Una situazione drastica che Session vuole riportare alla normalità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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