Usare strumenti digitali per rilassarci può farci diventare genitori peggiori

Secondo uno studio canadese, chi utilizza gli strumenti digitali per rilassarsi, lo smartphone rischia di essere un genitore peggiore per i propri figli perché avrebbe maggiori possibilità di assumere comportamenti negativi

Usare strumenti digitali per rilassarci può farci diventare genitori peggiori

Secondo uno studio multinazionale che è stato pubblicato su "Computers in Human Behavior", chi utilizza gli strumenti digitali per rilassarsi rischia di essere un genitore peggiore per i propri figli perché avrebbe maggiori possibilità di assumere comportamenti negativi. L’indagine in questione, che è stata condotta dall’Università canadese di Waterloo, aveva come obiettivo quello di sondare una eventuale correlazione tra l’uso che padre e madre fanno degli strumenti digitali, la loro salute mentale e le pratiche dei genitori nel momento in cui è iniziata la pandemia di Covid-19. Durante lo studio è stato infatti esaminato il benessere psicologico delle mamme e dei papà, l'uso dei media digitali e le pratiche genitoriali, con una attemzione particolare agli aspetti specifici dell'uso dei media.

Lo studio ha analizzato 549 genitori

Secondo quanto appurato durante lo studio, i genitori trascorrono circa 3-4 ore ogni giorno con varie tecnologie digitali. Jasmine Zhang, la principale autrice dell’indagine, ha affermato che“tutti i membri della famiglia risultano importanti quando cerchiamo di capire i nuclei familiari in una società satura di tecnologia”. La Zhang ha poi tenuto a sottolineare che non sono solo i più piccoli a utilizzare spesso i dispositivi digitali, ma anche gli stessi adulti, per varie ragioni, e che questo utilizzo potrebbe avere un impatto sui loro figli. La ricerca ha analizzato 549 persone, tutti genitori di almeno due bambini di età compresa tra i 5 e i 18 anni.

CVosa hanno scoperto i ricercatori

Coloro che hanno partecipato allo studio hanno risposto a diverse domande dando informazioni riguardanti il loro utilizzo degli strumenti digitali, la loro salute mentale e sui loro figli, senza tralasciare il funzionamento familiare e le pratiche genitoriali. Con i vari elementi acquisiti, i ricercatori sono arrivati alla conclusione che i genitori che mostravano livelli di angoscia maggiormente elevati erano poi quelli che, più degli altri, impiegavano il loro tempo in varie attività, che includevano l’uso di tecnologie digitali, e che questi dispositivi venivano anche utilizzati per rilassarsi. Questo tipo di consumo era anche associato a esperienze genitoriali negative, per esempio quella di urlare.

Non sempre l’utilizzo degli strumenti digitali è risultato ogni volta negativo: i ricercatori, infattim hanno scoperto che mantenere le connessioni sociali, grazie ai canali digitali, era collegato a livelli più bassi sia di ansia che di depressione. E anche a livelli più elevati di pratiche genitoriali positive, come per esempio quella di ascoltare i pareri e le idee dei propri figli.

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