Vaccino "finto" ai bambini: condannata assistente sanitaria

Emanuela Petrillo, una ex operatrice sanitaria, è stata condannata al pagamento di 550mila euro per aver finto di iniettare i vaccini ai bambini

Vaccino "finto" ai bambini: condannata assistente sanitaria

Finse di iniettare le dosi di vaccino a centinaia di bambini. Per questo motivo, Emanuela Petrillo, un'ex assistente sanitaria, è stata condannata dalla Corte dei Conti, sezione giurisdizionale per il Friuli Venezia Giulia, a pagare un risacirmento di 550mila euro all'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale presso cui era impiegata tra il 2009 e il 2017.

I fatti

I fatti risalgono agli anni di servizio trascorsi tra il Friuli, al distretto di Codroipo, e il Veneto, presso la Ulss n.2 di Treviso, dove l'operatrice sanitaria lavorò dal 2015 fino al 2017. Secondo quanto si apprende da Repubblica.it, Emanuela Petrillo - oggi 35enne - finse di aver inoculato svariate dosi di vaccino ai bambini quando, in realtà, si sarebbe astenuta dalle attività di somministrazione del siero. L'ipotesi di reato formulate a suo carico sono di peculato, falso e omissione d'atti d'ufficio. Il processo è ancora in pieno svolgimento al Tribunale di Udine ma, nella giornata di martedì 2 novembre, è arrivata la prima pesantissima sentenza. La Corte dei Conti, sezione giurisdizionale per il Friuli Venezia Giulia, ha condannato l'assistente sanitaria all'esborso di un risarcimento pari al valore di 550mila euro all'Azienda sanitaria univeristaria Friuli Centrale. Secondo i giudici, Emanuela Petrillo avrebbe costretto l'ASU FC, con cui al tempo aveva stipulato il contratto di lavoro, a riprogrammare la campagna vaccinale.

L'entità del danno

Vaccini e ore di lavoro perse. La mancata immunizzazione avrebbe riguardato circa 20mila dosi: 7500 di esavalente, 4mila i Mmrv, 2mila per il meningococco, 4.700 per lo pneumococco, 350 Tbe e 1.800 Hpv. La sentenza emessa dalla Corte dei Conti punta a risarcire da un lato l'acquisto delle dosi - 6.739 per l'esattezza - e dall'altro le ore di "lavoro extra" a cui erano stati costretti medici e infermieri coinvolti nell'operazione "Vaccinare Sì". L'impianto accusatorio si fonda sull'attività di campionamento di 209 reperti ematici recuperati dai Nas di Udine. Soltanto 20 bambini, sui 129 sottoposti all'iniezione dalla Petrillo, aveva sviluppato gli anticorpi.

Il processo penale

Il processo penale è agli sgoccioli. La prossima udienza è in programma il prossimo 14 dicembre mentre l'istruttoria dibattimentale si chiuderà l'8 febbraio del 2022.

In quella data dovrebbe essere presente anche l'imputata: "Verrà e si farà esaminare", ha assicurato il suo legale, l'avvocato Paolo Salandin. La 35enne, che da poco è diventata mamma, ha dichiarato di essere estranea ai fatti.

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