Morta suicida a Varese: veniva stuprata dal compagno della madre

La tragedia di una giovane romena, abusata dal convivente egiziano della madre quando era ancora un'adolescente. Nel biglietto lasciato nella casa dove viveva col fidanzato poche parole: "Tolgo il disturbo"

Morta suicida a Varese: veniva stuprata dal compagno della madre

Una storia terribile quella della giovane rinvenuta senza vita in un terreno agricolo di Busto Arsizio, in provincia di Varese. Il suo corpo, ormai in avanzato stato di decomposizione, è stato trovato lunedì scorso da un agricoltore, che ha immediatamente dato l'allarme.

A distanza di due giorni arrivano le prime informazioni rilasciate dagli inquirenti che si stanno occupando di condurre le indagini.

La ragazza, una 19enne romena residente nella zona, si è uccisa ingerendo un ingente quantitativo di psicofarmaci. Il mix di medicinali non le ha lasciato via di scampo.

Un gesto, quello della giovane, deciso probabilmente da tempo. Nell'abitazione in cui viveva col fidanzato italiano è stato infatti rinvenuto un biglietto, datato 23 agosto, in cui la 19enne dichiarava chiaramente la sua intenzione di "togliere il disturbo".

L'ipotesi più accreditata è dunque quella del suicidio. Indagando sui trascorsi della giovane, gli investigatori sono a venuti a conoscenza di un passato terribile, fatto di abusi e solitudine. Durante l'adolescenza, infatti, la ragazza era stata abusata sessualmente dal nuovo compagno della madre, un egiziano. Le violenze sono andate avanti per diverso tempo, quando la vittima aveva solo 14-15 anni, ma il responsabile non ha mai pagato per le sue azioni. Secondo quanto riferito dagli inquirenti, infatti, l'egiziano ha evitato l'arresto fuggendo in tempo dall'Italia.

Con un passato simile alle spalle, la 19enne non è più riuscita a condurre una vita normale, arrivando più volte a tentare il suicidio. La sua sofferenza l'ha infine spinta a compiere il gesto estremo alcuni giorni fa, forse lo stesso 23 agosto, quando ha sottratto al proprio convivente alcuni psicofarmaci per poi raggiungere il campo nelle vicinanze di via Canale, dove ha deciso di farla finita.

La ragazza è morta da sola. Nessuno ha denunciato la sua scomparsa. Nessun allarme da parte del fidanzato, o della madre che vive ancora in Italia.

Ad

occuparsi del caso gli agenti della squadra mobile di Varese, coordinati dal pubblico ministero Flavia Salvatore. Le indagini, finalizzate a ricostruire le esatte dinamiche della triste vicenda, non si sono ancora concluse.

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