Nel 2012 il Vaticano ha guadagnato oltre 2 milioni di euro (2.185.622 per la precisione). È stato infatti pubblicato il bilancio consuntivo della Santa Sede (scarica il documento) che dimostra come i conti della Curia sono in ordine nonostante lo scandalo che ha travolto lo Ior.
Merito "soprattutto al buon rendimento della gestione finanziaria", sottolinea il Consiglio dei cardinali che ha approvato il documento, che arriva dopo quello disastroso dello scorso anno. Nel 2011, infatti, l'anno si era chiuso un disavanzo di quasi 15 milioni di euro.
A pesare sono soprattutto i costi del personale (quasi 3mila persone), i mezzi di comunicazione sociale e il pagamento delle tasse (in particolare l'Imu) che sono aumentate di 5 milioni di euro. Bene il Governatorato, che impiega quasi 2mila persone e ha chiuso con un attivo di 23 milioni di euro, uno in più rispetto al 2011.
Diminuiscono però le offerte dei fedeli, sintomo anche di una crisi più profonda della fede. L’Obolo di San Pietro, cioè le offerte a sostegno della carità del Papa, è passato da 69,7 milioni di dollari del 2011, a 65,9 milioni. In calo anche il contributo delle diocesi di tutto il mondo, passato da 32,1 milioni a 28,3 milioni.
Dati comunque positivi secondo il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi che sottolinea l'equilibrio "nonostante la crisi, che comunque ha inciso, in particolare per quanto riguarda l’aspetto delle offerte".
I cardinali e lo stesso Papa Francesco hanno comunque chiesto una riforma della Curia diretta a "ridurre i costi" con "un’opera di semplificazione e razionalizzazione degli organismi esistenti» e «una più attenta programmazione dell’attività di tutte le amministrazioni".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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