La Santa Sede pensa che le prime sette apparizioni di Medjugorje siano davvero avvenute.
Finché i "miracoli" sono "in corso", non c'è possibilità di procedere con un riconoscimento canonico ufficiale: la regola vale pure per il santuario bosniaco, su cui però il Vaticano pare si stia per esprimere con chiarezza. Agli onori delle cronache, del resto, è balzata una "relazione top secret". Trenta pagine stilate da quella che in gergo è stata definita "commissione Ruini". L'ex vertice della Cei, il cardinale che qualche mese fa ha aperto al dialogo con la Lega, è il coordinatore del gruppo che ha studiato il caso in ogni dettaglio. Papa Francesco, in questi anni, ha fatto qualche passo in avanti: dall'inviato speciale - un vescovo - alla legittimazione di Medjugorje quale luogo di culto. Ma tra quello che raccontano i veggenti e la posizione ufficiale della Chiesa cattolica universale permane un distacco. Si ricorderà di come Jorge Mario Bergoglio abbia evidenziato l'impossibilità che la Vergine Maria si comporti alla stregua di una "postina". Più di qualche conservatore, all'epoca, ha storto il naso.
Stando a quanto riportato sul blog di David Murgia, l'opionione ufficiale di piazza San Pietro, che deriva da un dossier, è abbastanza semplice da spiegare: sulle prime sette apparizioni, che hanno avuto luogo nell'estate del 1981, il Vaticano ha un giudizio del tutto positivo. Nel senso che pare si possa parlare di una "origine soprannaturale". Tutto quello che è accaduto dopo, con la continuazione ultradecennale delle apparizioni, è altrettanto rimarcabile, ma andrà sottoposto ad ulteriori analisi. Di sicuro - fanno sapere dalla commissione - non vi è la possibilità di citare "manipolazioni" o "origini demoniache". E già questo è un elemento di novità, che sembra andare a favore di chi ritiene che quello che succede a Medjugorje sia miracoloso e lo sia sempre stato. Ma nella relazione, nel caso il quadro venisse confermato, ci sarebbe spazio per più di qualche "però". Su un veggente in specie pare emergere più di qualche perplessità.
Dopo aver circostanziato la natura dei racconti di coloro che dicono di ricevere dei messaggi da parte della Vergine Maria, il documento diffuso da Murgia e riportato anche nell'edizione odierna di Libero, annota quanto segue: "Quel che la Commissione Internazionale ha potuto accertare, a proposito dell’accusa di un’eventuale ricerca del lucro, è che i testimoni del segno soprannaturale a loro originariamente indirizzato hanno ora effettivamente un rapporto per alcuni aspetti ambiguo con il denaro...".
Poi vale la pena specificare ulteriori due fattori: quello che i veggenti raccontano sulla vita della Madonna, compresi i cosiddetti "segreti", non sono passibili di "approvazione ecclesiastica"; i messaggi che i veggenti riferiscono, in alcuni casi, vengono definiti "banali" dalla commissione Ruini.
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