Cartelli "antiladri" che mettono in guardia i malintenzionati. Cartelli redatti in italiano ma anche in arabo, albanese e romeno. Affissi all'ingresso del territorio comunale di Arcade, in provincia di Treviso.
Dove il sindaco leghista Domenico Presti ha deciso di tradurre in sei lingue l'avviso che dovrebbe spaventare ladruncoli e rapinatori. Italiano per tutti, inglese e francese per i turisti. Albanese, arabo e romeno per "avvisare le etnie che più colpiscono oggi". La citazione è del primo cittadino, che aggiunge anche le motivazioni della propria scelta: "romeni e albanesi che sono pendolari dei furti, e poi una parte degli arabi. Lo scopo è avvisare che nel mio paese è in funzione il sistema di videosorveglianza e che quindi qui non si deve venire a rubare perché le telecamere possono riprendere i malviventi ed i mezzi con cui si muovono".
Sul territorio
di Arcade, infatti, sono attive ben ventisette telecamere, che in teoria dovrebbero funzionare da deterrente contro eventuali reati, ma anche contribuire in modo decisivo all'identificazione dei colpevoli.Pubblicato da Domenico Presti su Mercoledì 13 gennaio 2016
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