Ventimiglia, ancora migranti sul fiume Roja. E il centro della Croce Rossa è al collasso

Di nuovo migranti al confine tra Italia e Francia. Avvistate 10 persone alla foce del fiume Roja, compresi 3 bambini. Una madre con un bimbo di 4 mesi ha rifiutato il ricovero nel centro della Croce Rossa. Che è al collasso

Ventimiglia, ancora migranti sul fiume Roja. E il centro della Croce Rossa è al collasso

A Ventimiglia, ultimo avamposto italiano prima della Francia, torna a riesplodere il problema migranti. Martedì sera una decina di persone sono state avvistate sul greto del fiume Roja, da sempre luogo di accampamento di chi prepara la fuga verso la Francia. Tra le persone in attesa di provare a raggiungere il confine, anche tre bimbi piccoli. I volontari della Croce Rossa sono intervenuti su segnalazione del sindaco Ioculano. Tutti i migranti hanno accettato di essere accolti nel centro di transito allestito in città, tranne una donna con un bimbo di 4 mesi. Attualmente vi sono ospitate 470 persone.

Pochi giorni dopo il caso dei gendarmi francesi che si sono spinti nel territorio italiano, i migranti tornano a presidiare il Roja. Su richiesta del sindaco di Ventimiglia, Enrico Ioculano, i volontari della Croce Rossa si sono recati nel greto del torrente per convincere le persone presenti, una decina compresi 3 bambini, a farsi accompagnare nel centro di accoglienza di Ventimiglia. Hanno accettato tutti, tranne una donna con un bimbo di 4 mesi. Il responsabile della struttura, Insa Moussa Ba Sané, ha spiegato che "Non li possiamo obbligare. Abbiamo stilato un verbale ma di fronte a certe prese di posizione non possiamo fare di più". Intanto il centro di transito dei migranti di Ventimiglia continua ad essere sovraffollato. In questo momento ospita circa 470 migranti, di cui 40 famiglie con bambini.

L'estate è appena iniziata e si preannuncia caldissima. Con l'innalzarsi delle temperature, i migranti che provano a oltrepassare illegalmente il confine diventano ogni giorno di più. Inoltre, in attesa di preparare la fuga, cercano riparo dove capita, di solito nel greto del torrente Roja. Che come tutti i fiumiciattoli della Liguria, in caso di pioggia può trasformarsi nel giro di poche ore in un torrente in piena. Per non parlare poi dei problemi di sicurezza e di igiene. Intanto, l'onorevole leghista Flavio Di Muro continua a lavorare sul dossier sull'immigrazione nell'estremo ponente ligure. "Ho contattato il sindaco di Airole Fausto Molinari e di Olivetta San Michele Adriano Biancheri per avere aggiornamenti sulle problematiche legate all’immigrazione nei loro Comuni.

Provvederò a inserire le testimonianze dei due sindaci nel dossier sull’immigrazione nell’estremo Ponente ligure, che sto preparando per il ministro dell’Interno - ha detto Di Muro - e per il quale ho già incontrato il sindaco di Ventimiglia, prefetto e questore di Imperia. Ritengo necessario evidenziare le esigenze della nostra provincia di confine, anche dei centri più piccoli dell’entroterra", ha spiegato il deputato leghista al Secolo XIX.

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