Vergogna in Rai, esalta Tito il Giorno del Ricordo delle foibe

La "squallida" e "faziosa" operazione di "riequilibrio politico" messa a segno da Rai Movie il Giorno del ricordo delle vittime delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata

Vergogna in Rai, esalta Tito il Giorno del Ricordo delle foibe

Domenica sera, alla vigilia del Giorno del Ricordo, su Rai Movie è stato mandato in onda il film "Rosso Istria". In prima serata, come accadde lo scorso anno, quando la pellicola debuttò sugli schermi di Rai3 nei giorni del Festival di Sanremo. Era l'8 febbraio.

La sfida contro la "corazzata" sanremese finì con solo 871 mila spettatori e il 3,7 per cento di share. Così, quest'anno, si è cercato di evitare sovrapposizioni. Una scelta saggia. Tuttavia "Rosso Istria" si è dovuto accontentare del prime time di Rai Movie. Rimane comunque una soddisfazione per quanti, associazioni di esuli in testa, lottano da anni per la divulgazione di quella pagina di storia.

D'altronde, la proiezione del film di Maximiliano Hernando Bruno, con Selene Gandini nei panni di Norma Cossetto, fino a qualche tempo fa non sarebbe stata scontata. Basti pensare all'accoglienza che ricevette "Magazzino 18", musical capolavoro di Simone Cristicchi: relegato in tarda serata serata nonostante il successo di pubblico. Ci sarebbe ben poco da gioire, invece, a sentire i colleghi del blog "Sassate" che denunciano la "faziosa" e "squallida" operazione di "riequilibro politico" messa in atto da Rai Movie.

"Proprio ieri sera, mentre tutti i telegiornali avevano appena dato conto delle dure parole con cui il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, aveva bollato quei crimini e la coltre di colpevole silenzio che li aveva nascosti per decine di anni, - denuncia Grazia Bontà su Sassate - hanno mandato in onda La battaglia della Neretva. Un kolossal di 50 anni fa dedicato al genio militare di Tito (finanziatore della pellicola) e al coraggio del suo esercito popolare nella lotta per la liberazione dei Balcani dall’occupazione tedesca".

"Un messaggio subliminale preciso", denunciano dal blog.

Al netto degli orrori commessi dai partigiani sloveni e croati, "il ruolo ed il valore di Tito e dei suoi uomini nella seconda guerra mondiale, non può essere messo in discussione". Possibile che ai piani alti di viale Mazzini non si sia accorto di nulla nessuno?

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