Il quotidiano La Sicilia ha ricostruito un colloquio che sarebbe avvenuto quattro giorni fa nel carcere di Agrigento tra Veronica Panarello e il marito Davide Stival. La ventisettenne al momento è detenuta nell'istituto penitenziario del capoluogo siciliano per omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere.
Durante l'incontro con il marito, che è andata a trovarla su richiesta della moglie, Veronica Panarello, accusata di aver ucciso e gettato in un canalone suo figlio Loris, di 8 anni, appare confusa. E va oltre i dubbi che erano stati espressi - e intercettati il 6 gennaio scorso dagli investigatori che li inseriscono negli atti depositati alla Procura di Ragusa - dalla donna sempre al marito: "Può essere che hai ragione tu, può essere che io mi ricordi di averlo lasciato a scuola, ma che invece lui sia rientrato a casa. Ma quando sono tornata non c' era più". poi però fa subito un passo indietro: "E se mi ricordassi la scena del giorno prima?".
La ricostruzione del quotidiano continua: "Quella mattina il bambino io non l' ho accompagnato a scuola", Loris "è salito a casa da solo, usando il portachiavi con l'orsacchiotto", che la donna aveva detto di avere lasciato a casa.
Poi la madre spiega perché è tornata a casa: "Dovevo prendere un passeggino da regalare a un'amica". Ma cosa ha fatto dentro casa dice di "non ricordarlo, di avere un buco" nella memoria. "Sono confusa - ripete -ho tante cose che mi girano per la testa". E alla domanda del marito se sia state lei a uccidere Loris, la donna torna alle sue certezze: "No, non sono stata io. Non avevo nessun motivo per farlo".
Infine si chiude di nuovo a riccio: "Mi ricordo solo quello che ti ho detto, non ti basta? Ora
stammi vicino". Per l'uccisione di Loris la Procura di Ragusa ha chiesto il rinvio a giudizio di Veronica Panarello, mentre l'udienza preliminare davanti al Gup è fissata per il prossimo 19 novembre.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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