Minacce, violenze sessuali, video: il racconto dell'incubo della 33enne

Un uomo della provincia di Frosinone è stato arrestato: è accusato di aver picchiato, stuprato e minacciato la fidanzata per ore. Avrebbe ripreso tutto col telefonino e minacciato di diffondere le immagini

Minacce, violenze sessuali, video: il racconto dell'incubo della 33enne

Insulti, minacce di morte e una violenza sessuale lunga una notte. Il tutto ripreso con il telefonino. È l’incubo che ha dovuto vivere una donna di 33 anni originaria di Piglio, in provincia di Frosinone. L’uomo, fidanzato della donna, è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale e lesioni. Ma lui respinge ogni addebito.

Una notte da incubo: botte e violenza sessuale

Pugni, schiaffi e rapporti sessuali senza il consenso della donna e sotto minaccia di un coltello. Rapporti ripresi anche con il telefonino, dietro la minaccia che se non avesse fatto tutto quello che le veniva detto, le immagini sarebbero state diffuse a familiari e amici. La denuncia della 33enne è ampia e circostanziata e ricostruire un rapporto fatto di violenza e soprusi. Sfociati in una notte da incubo. I fatti contestati risalgono allo scorse settembre. Nel verbale riempito dalle dichiarazioni della donna, le violenze sarebbero state compiute più volte durante un viaggio a Piglio ad Anagni, diversi chilometri nella provincia di Frosinone. Sotto minaccia di un coltello, fidanzato l'avrebbe colpita con schiaffi e pugni al volto, alla testa, alle gambe, alle braccia. Poi l’avrebbe costretta a rapporto sessuali riprendendola anche con il telefono per poi minacciarla di inviare il video al fratello e di pubblicarlo sui social se lei non avesse fatto tutto quello che le veniva chiesto. Infine, la 33enne sarebbe stata minacciata di morte.

Violenze continue: la denuncia e l’arresto

La violenza è durata almeno altre due ore, intervallata da minacce se la donna avesse rivelato cosa era accaduto:“Ti brucio la macchina” oppure “Faccio vedere a tutti il video”. Prima di lasciarla andare, l’uomo le ha consigliato di giustificare i lividi e le ferite dicendo che aveva avuto un incidente stradale. Una volta a casa la ragazza è stata soccorsa dai familiari e trasportata in ospedale per le cure del caso.

Le sono stati riscontrati diversi traumi. Nei giorni scorsi il trentatreenne è stato arrestato e si trova ai domiciliari con braccialetto elettronico. L’avvocato del 33enne dice che il suo assistito si dichiara estraneo ai fatti.

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