Ai tempi del Coronavirus cambiano le abitudini dei cittadini e le modalità di svago durante il corso della giornata. Ma a subire forti e nette variazioni è anche il mondo della scuola, che ormai si basa sul modello a distanza per tentare di continuare regolarmente il percorso didattico nonostante tutte le difficoltà del caso. Come annunciato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, la sospensione delle attività sarà prorogata. Fino a quando? Al momento non si sa: il Ministero dell'Istruzione sta valutando 3 date in particolare, tra cui la possibilità del non ritorno. Intanto Lucia Azzolina, titolare del dicastero di Viale Trastevere, ha assicurato che l'anno scolastico "sarà messo in sicurezza" e che comunque gli allungamenti non sarebbero una soluzione corretta nei confronti di coloro "che si stanno impegnando sulle lezioni online". Vediamo ora tutti i cambiamenti sostanziali.
Le valutazioni
Gli insegnanti dovranno valutare il lavoro svolto dagli studenti nelle classi virtuali: la didattica a distanza è da intendersi come delle vere e proprie lezioni che normalmente si tengono in classe. Le assenze valgono, ma il Miur ha chiesto ai prof di utilizzare buonsenso professionale per distinguere veri ed effettivi disguidi dai furbi propositi. Il collegio dei docenti è chiamato a determinare i criteri e il sistema per attribuire un voto agli alunni: alle elementari si considererà di più l'impegno, mentre nelle scuole secondarie di primo e secondo grado giocheranno un ruolo fondamentale le conoscenze e le competenze relativi ai programmi svolti. Qualora non si dovesse tornare a scuola, tutto ciò sarà valido per attribuire i voti del secondo quadrimestre. Verranno comunque osservati situazione di partenza, ritmi di apprendimento e di sviluppo, partecipazione, progressione rispetto ai livelli iniziali, acquisizione del motodo di studio e raggiungimento degli obiettivi.
Si può bocciare?
Innanzitutto occorre precisare che l'intenzione non è quella di prolungare l'anno scolastico, anche perché vi è la necessità di chiudere gli esami entro fine luglio perché subito dopo la metà di agosto possano prendere il via gli adempimenti per il nuovo anno. In tal senso la Azzolina ha sottolineato: "Se la didattica a distanza dà i risultati sperati non c’è motivo". Il ministro si è fortemente opposto al 6 politico: "Io ho spronato i miei studenti a studiare ancora di più di quanto facevano prima. Devono essere responsabili in questo momento, seri e rigorosi, hanno una classe docente che li sta spronando a fare sempre di più".
Tuttavia appare evidente che potrebbero esserci le basi per dei ricorsi in casi di bocciatura: vista l'eccezionalità della situazione che si è venuta a creare, non è da escludere che gli insegnanti possano promuovere tutti. Ovviamente per l'anno prossimo dovrebbe essere previsto un piano speciale per consentire il recupero dei programmi delle varie materie.
Gli esami
L'unica certezza sull'esame di Maturità è che sarà più leggero: le modalità di svolgimento si adatteranno al contesto. Prove invalsi e alternanza scuola-lavoro abolite? Commissioni composte solo da professori della classe, senza membri esterni? Se la scuola non riapre verranno ammessi tutti gli studenti, anche chi aveva delle insufficienze nel primo quadrimestre? La situazione è ancora delicata.
La seconda prova probabilmente sarà ridimensionata o addirittura cancellata. La volontà è quella di tenere invece la prima in modo da avere più di una prova per poter valutare gli studenti. E comunque si agirà per dare voti giusti e congrui al percorso di ogni singolo alunno: il voto dell'esame è importante sia per il mondo lavorativo sia per un'eventuale esperienza universitaria. Per l'orale si sta valutando una tesina o una tesi vera e propria attraverso cui esporre un progetto multi-materia da elaborare in questi ultimissimi mesi.
Decisioni più drastiche potrebbero essere prese per l'esame di terza media, decidendo di ridurlo
al tema più la tesina o anche solamente a una tesina. C'è chi prenderebbe in considerazione anche l'ipotesi di annullarla nel caso in cui non si dovesse tornare a scuola, ma si tratta di uno scenario piuttosto complicato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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