Wall Street Journal: "Ecco quanti morti avrebbe evitato l'Italia se avesse vaccinato gli over 70"

Il Wall Street Journal ha analizzato il piano vaccinale dell'Italia, tra ritardi e priorità sbagliate nella prima fase della campagna

Wall Street Journal: "Ecco quanti morti avrebbe evitato l'Italia se avesse vaccinato gli over 70"

Ogni settimana muoiono migliaia di persone a causa dell'epidemia di coronavirus in Italia. Il nostro Paese ha uno dei più alti tassi di mortalità d'occidente e il motivo pare sia anche il ritardo nelle vaccinazioni degli over 80. Lo scrive il Wall Street Journal, che ha analizzato la situazione epidemiologica italiana. Nel nostro Paese il coronavirus ha un'evoluzione molto diversa rispetto al resto d'Europa, anche rispetto ai Paesi confinanti. Il WSJ mette nel mirino la campagna vaccinale o, meglio, il suo decentramento. Infatti, come spiega anche il prestigioso tabloid straniero, "mentre le autorità nazionali hanno dato la priorità agli anziani e a coloro che si trovavano in case di cura insieme agli operatori sanitari in prima linea, le autorità regionali hanno dato numerose dosi ai lavoratori più giovani".

La differenza con gli altri Paesi

Quanto è stato fatto in Italia, secondo il Wall Street Journal contrasta con le politiche adottate, per esempio nel Regno Unito. Il Paese d'oltremanica ora vede davvero la luce in fondo al tunnel con una percentuale di vaccinati elevata e i più fragili ormai protetti. La strategia inglese ha permesso di iniziare il percorso di riaperture in sicurezza a differenza di quanto avviene in Italia, dove ancora si discute su come e quando si potrà riaprire senza assistere a una nuova ondata di contagi e di decessi. Il tabloid, quindi, riporta qualche dato: nelle ultime due settimane di marzo in Italia ci sono stati 102 morti per milione di abitanti. In Spagna se ne sono registrati 47, 28 in Germania e appena 11 nel Regno Unito. Il WSJ ha spiegato che delle 107.000 morti riconducibili al coronavirus da quando è iniziata la pandemia, i soggetti con più di 70 anni sono l'86%.

"Se avessimo vaccinato..."

Antonella Viola, nota virologa dell'Università di Padova, è stata molto chiara: "Se avessimo vaccinato fin dall'inizio le persone di età superiore ai 70 o 75 anni, avremmo evitato tante morti". Una constatazione logica, evidentemente fatta anche dal governo italiano che infatti ha ricambiato le priorità dando precedenza ai soggetti anziani e fragili piuttosto che alle categorie esposte ma non con elevato pericolo di decesso.

Uno sguardo esterno sa sempre essere molto più lucido rispetto a quello interno e il punto di vista del WSJ sul nostro Paese dà una percezione diversa. Il tabloid sottolinea, infatti, la lentezza delle Regioni di acquisire le nuove linee guida ma soprattutto la strigliata di Mario Draghi durante una delle ultime conferenze stampa, quando ha fatto capire che non è tempo di cedere alle forze contrattuali per le vaccinazioni settoriali.

Quante morti sono state evitate?

Secondo il Wall Street Journal, che riprende uno studio condotto da Matteo Villa, "le vaccinazioni in Italia hanno finora impedito la morte di più di 4.000 persone". Ma avremmo potuto fare molto di più, perchè lo studio di Villa riporta che "l'Italia avrebbe potuto prevenire altri 6.000 decessi se avesse reso prioritaria la vaccinazione delle persone dai 70 anni in su". Se venisse immunizzato il 70% della popolazione, che è una delle soglie dell'immunità di gregge, le morti verrebbero abbattute del 90% sulla base dell'attuale circolazione.

L'arbitrarietà delle categorie vaccinali

Dopo aver vaccinato gli operatori sanitari, gli over 80 e altre categorie prioritarie spesso arbitrariamente scelte dalle Regioni, "a metà febbraio l'Italia aveva vaccinato solo il 4% degli ultraottantenni, rispetto a una media UE del 19%". Un divario enorme che il Wall Street Journal dice l'Italia sta cercando di recuperare nelle ultime settimane nonostante il ritardo negli over 70. Secondo i dati in possesso del WSJ, infatti, "solo il 17% dei residenti italiani tra i 70 e i 79 anni ha ricevuto una o più dosi di un vaccino Covid-19, il livello più basso dell'UE a parte la Bulgaria".

Il tabloid straniero mette l'accento sulle polemiche e accenna anche alle varie inchieste aperte dalle procure in varie parti d'Italia per far luce sui cosiddetti

furbetti del vaccino, i salta fila che hanno ottenuto il vaccino pur non avendone diritto. E infatti, come spiega il WSJ, nel nostro Paese la quota di vaccinati tra i 50 e i 69 anni è maggiore rispetto a quella degli over 70.

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