Scontri e fermi: Trieste polveriera No Pass

Nonostante le indicazioni del servizio di sicurezza, poco rispetto delle norme di sicurezza imposte dalla questura a Trieste. Alla partenza assente Puzzer

Scontri e fermi: Trieste polveriera No Pass

Sedicesimo sabato di proteste in piazza contro il Green pass nel Paese. La questura di Trieste ha segnala erano circa 8mila le persone in corteo, molte quali non indossavano la mascherina nonostante l'obbligo introdotto per cercare di frenare i contagi che, nella città, sono nuovamente in risalita. Trieste al momento è il capoluogo con la maggiore incidenza in Italia e anche per questo motivo era stata ipotizzata una stretta sulle manifestazioni. Gli ultimi dati del Covid in Friuli Venezia Giulia segnalano 406 nuovi contagi (con una percentuale di positività di oltre il 6,10%) e due morti.

Il corteo di oggi è stato autorizzato solo in presenza di steward impegnati nel controllo del rispetto delle norme imposte da sindaco e questura, compresa la distanza di sicurezza, che però è saltata fin dalle prime fasi del corteo. Chiusa la piazza Unità d'Italia, letteralmente blondata dalla polizia, e alcune delle rive. Al grido di "la gente come noi non molla mai" e scandendo tutti i cori ormai noti della protesta contro il Green pass, i manifestanti hanno invaso le strade di Trieste. Durante il corteo ci sono stati attimi di tensione quando sono stati rivolti insulti contro la redazione de Il Piccolo, il più diffuso quotidiano locale. Assente alla manifestazione, almeno alla partenza, Stefano Puzzer, anima del Coordinamento no Green pass che ha organizzato l'evento. Presente, invece, il consigliere comunale Ugo Rossi rappresentante e portavoce del gruppo 3V no vax. In testa al corteo i soliti striscioni, con uno inedito indirizzato a Roberto Dipiazza, con tanto di foto: "Sindaco la mascherina!".

Megafono in mano, gli organizzatori hanno sollecitato (invano) tutti a rispettare le regole. "Siamo consapevoli dei rischi collegati al virus e siamo in grado di autotutelarci", Una convinzione che fa leva sulla "responsabilità e buon senso al di là delle imposizioni".

Ci sono stati momenti concitati nei pressi di piazza Unità, dove i partecipanti al corteo del Coordinamento no green pass di Trieste hanno cercato di entrare nonostante le transenne e la presenza delle forze dell'ordine, oggetto di insulti al pari del presidente del Consiglio, Mario Draghi, e del sindaco Roberto Dipiazza. I manifestanti e la polizia sono entrati in contatto e i no Green pass sono stati respinti fino a piazza della Borsa. Alcuni manifestanti si sono seduti a terra, uno di loro parlando al megafono ha "il rispetto della Costituzione, in nome della libertà. Chiedo al prefetto che venga qui e spieghi perché ha applicato questo decreto, chiedo al sindaco Dipiazza di annullare quest'ordinanza sperimentale". Il riferimento è alla limitazione dei cortei in città.

Sono dieci i manifestanti no Green pass fermati a Trieste e portati in questura dopo che avevano tentato di forzare il

blocco dei poliziotti. A quanto si apprende saranno tutti denunciati per manifestazione non autorizzata e resistenza a pubblico ufficiale. Al vaglio le posizioni di altri manifestanti mentre non si registrano feriti.

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