Cuccarini: «Per la tv farei anche la Iena»

Ferruccio Gattuso

I ragazzi accorsi per le audizioni occupano ogni metro quadrato del foyer, fanno ginnastica con il corpo ma anche con la fantasia: si vedono lassù sul palco, nel cast di Sweet Charity - il nuovo musical della Compagnia della Rancia previsto per la prossima primavera al Teatro della Luna - e pensano che dopotutto, non è impossibile finire alla corte di Saverio Marconi, accanto a Lorella Cuccarini.
Il boom del musical in Italia, per lei che ne è sempre stata appassionata, ha costituito un’occasione d’oro: per ritornare a mostrare le proprie capacità che non fossero solo quelle di conduttrice televisiva e per lasciarsi alle spalle qualche recente delusione rimedita nel piccolo schermo.
Signora Cuccarini, quello col teatro è proprio amore, allora?
«Senza dubbio. Dopo l’esperimento di Grease posso dire di avere il teatro nel cuore. Ho pensato di aspettare un’altra occasione importante e quella di Sweet Charity lo è. Recitare in questo spettacolo è come prendere una laurea in musical: Grease era un’opera corale, il mio personaggio era sognatore, romantico ma meno delineato di questo. Charity invece è una figura complessa. Senza dimenticarsi della sfida nella sfida: tutti ricordano l’interpretazione magistrale che ne fece Shirley MacLaine nel film di Bob Fosse».
La protagonista di questo musical è un’entraîneuse: le ha creato problemi calarsi in un personaggio del genere?
«Assolutamente no, anzi mi ha intrigato. Charity non è una prostituta, non scende mai a bassi compromessi, si fa offrire da bere nei locali».
Nel recente passato ha avuto parole dure verso la tv: è ancora di questo parere? Non pensa a un ritorno?
«Figuriamoci, io sono sempre attratta dalla tv, anche se è chiaro che il teatro ti dà un rapporto unico col pubblico. L’ultimo incidente di percorso (la sfortunata e breve esperienza di Scommettiamo che? accanto a Marco Columbro, nel 2003, ndr) non mi ha fatto cambiare per nulla idea. Non ce l’ho con nessuno, è la tv che è molto cambiata negli ultimi anni».
Però le andrebbe bene anche un reality show?
«Certo, dovrebbe essere adatto alle mie caratteristiche. Però non ho difficoltà a dire che i reality mi piacciono.

Comunque, visto che sognare è gratis, mi piacerebbe lavorare con la Gialappa’s, con Fabio De Luigi o Maurizio Crozza, persone capaci di ironizzare, che potrebbero aiutarmi a superare quella disciplina che non riesco a mettere da parte. Insomma vorrei fare un programma stile Littizzetto, vorrei fare la Iena, ogni tanto nella vita lo sono anche stata, ma a modo mio, con classe».

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