"Crollo dell'82%". I dati sui migranti e la soluzione Tunisia

Tutti i valori sono in calo nell'analisi dei flussi migratori diretti in Italia: le strategie del governo Meloni stanno influendo efficacemente sui flussi

"Crollo dell'82%". I dati sui migranti e la soluzione Tunisia
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Settembre si avvia a conclusione ed è tempo di bilanci per gli arrivi del mese, che statisticamente negli ultimi anni si è rivelato il preferito da parte dei trafficanti di uomini. Nonostante questo, settembre 2024 è il 12esimo mese consecutivo in cui si registra un calo negli sbarchi rispetto all'anno precedente e, nello specifico, quest'anno in Italia sono arrivate 7.685 persone via mare, contro le 25.673 sbarcate nel 2023 e le 16.822 del 2022. Numeri importanti, che segnano un calo sensibile rispetto al passato, frutto delle politiche anti-migratorie messe in atto dal governo guidato da Giorgia Meloni, che rafforzando le sue collaborazioni con i Paesi di partenza e di origine dei migranti. Numeri alla mano, in base all'ultimo rapporto, gli arrivi dalla Tunisia sono crollati del 82,52% rispetto al 2023, passando da 91.145 nel 2023 a 15.931 nel 2024.

Il maggior numero di stranieri irregolari finora arrivati in Italia sono partiti dalla Libia ma anche in questo caso, rispetto all'anno precedente, c'è stata una riduzione, anche se meno forte, il 17,81% in meno rispetto ai 36.680 sbarcati nello stesso periodo del 2023. Proprio in ragione del fatto che il maggior numero di irregolari è arrivato via mare dalla Libia, la nazionalità maggiormente rappresentata è stata quella bengalese. Seguono i siriani, i tunisini e gli egiziani. Nel complesso, il calo aggiornato rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente è stato del 59,7% e il fatto che il governo Meloni sia riuscito a raggiungere un simile risultato nel secondo anno di governo, dopo un primo anno trascorso a capire quale sarebbe potuta essere l'azione più efficace, dimostra che esiste una strada per togliere i flussi dalle mani dei trafficanti di uomini.

Dal rapporto Oim aggiornato al 21 settembre si apprende che nel periodo di riferimento sono stati 16.466 i migranti irregolari che sono stati recuperati in acque libiche territoriali o internazionali dalle autorità mentre cercavano di entrare illegalmente in Europa. Di questi, come è noto, la stragrande maggioranza sono uomini ma nel computo totale ci sono anche donne e bambini. Il numero dei morti resta alto anche nel 2024 ma, come evidenzia lo stesso rapporto Oim, il numero di perdite umane si è dimezzato in un anno, passando da 2.498 morti o dispersi registrati nel 2023 a 1.121 vittime nel 2024.

Sebbene oltre 1000 morti siano un numero inaccettabile, è innegabile che lo sforzo fatto stia dando i suoi risultati, con l'obiettivo di ridurre ulteriormente gli arrivi in Europa nel prossimo anno e, di conseguenza, anche le morti in mare.

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