
E’ stato a lungo il più noto ristorante peruviano di Milano. Ora, a dieci anni appena compiuti, Pacifico, il ristorante all’angolo tra via Moscova e via Solferino, capofila di un piccolo gruppo con sedi anche a Roma e a Porto Cervo (aperte successivamente) si definisce un ristorante nikkei, quel tipo di cultura propria dei giapponesi che vivono all’estero e che fondono la propria identità con quella del Paese che li ospita, in questo caso il Perù. Il tutto, naturalmente, con ispirazioni mediterranee oggi più chiaramente distinguibili.
Per i suoi primi dieci anni Pacifico Milano ha deciso di rinnovarsi, con un restyling che porta con sé un tocco vintage, un richiamo ai ristoranti bistrot degli anni Settanta, che rivisitano il passato con eleganza e modernità. Il nuovo design di Pacifico non è solo un cambiamento estetico, ma un’evoluzione del concetto stesso di ristorante. Ogni dettaglio è pensato per creare un’atmosfera accogliente, la luce naturale bagna ogni angolo dell'ambiente, le piastrelle dal design mediterraneo si mescolano con arredi chic e opere d’arte originali, creando un equilibrio perfetto tra la modernità e la tradizione. Non più luci soffuse, ma uno spazio luminoso, vivace, in cui il cliente si sente immediatamente a casa.
Naturalmente è stato aggiornato anche il menu, oggi più articolato e con materie prime ancora più pregiate, dal pesce che arriva dalla Sardegna alle carni che provengono dai migliori allevamenti bovini del Kansas, dalle uova di selva della Valtellina agli ortaggi coltivati in verticale grazie alla collaborazione con Planet Farms.
Ed ecco raccontata la mia esperienza: salto i preliminari (nella persona delle “entradas”) e parto con due ceviche: uno tradizionale, con leche de tigre al naturale, le due tipologie di mais, quella morbida e quella croccante, una purea di patate la cui dolcezza stempera la forte spinta acida del resto, e una cipolla anch’essa dolce. Una piatto che sferza e soddisfa. La versione Nikkei (detta Chifa, ovvero cinese) è con salmone selvaggio Alaska, arachidi e avocado, e il leche de tigre in questo caso è corretto da una salsa di soia e da una salsa ostrica. Poi un “tiradito” (ovvero un carpaccio) di astice cotto a bassa temperatura, leche de tigre amalgamato con purè di pomodoro e un tocco piccante che finisce per farlo assomigliare a un Bloody Mary.
Poi ecco un bis di tacos: uno guacamole e uno di fassona. Quindi, dal novero degli “especiales”, spunta il Langostino meloso, con salsa guacamole, gambero croccante con il panko, salsa melosa agrodolce a base di latte e aglio. Uno dei piatti migliori della serata. Ancora: Sticky chicken di pollo ruspante con salsa agrodolce e un lime intero, delle sorprendenti Costine di pannocchie, fritte e rese ben croccanti con un misto di spezie, le godibilissime Patatine in tripla cottura, infine il magnifico Filetto di angus americano di Creeckstone Farms con cardoncello cotto alla brace, olio al nasturzio, olio al levistico, salsa demiglace al chimichurri. Buoni i dolci.
Lo chef è Ivo Marchionni, abruzzese che ha lungamente vissuto e lavorato a Londra e con una compagna thailandese che tiene vivo il suo rapporto con l’Estremo Oriente che trapela in ogni piatto. La sua cucina è come lui, elegante, stilizzata, di grande pulizia. E francamente importano poco le etichette.
Pacifico propone anche un pranzo più veloce e leggero (anche nello scontrino) e si presta come sede di incontri di lavoro in una zona non lontana dal quartiere della moda e del design di Milano. L'atmosfera è rilassata, informale, ma senza mai essere corriva. Importante anche la mixology, con un bel bancone bar all’ingresso che è un luogo perfetto per bere un drink piluccando qualcosa da mangiare. Il bar tender è Yuri Tireno e sembra bravo visto che è riuscito a farmi piacere il Pisco Sour, non proprio il mio drink prediletto.
La sala lavora benissimo, io sono stato accudito magnificamente da Antonello. I prezzi variano molto ma con un “entrada”, un ceviche e un piatto di carne dalla griglia con un contorno si esce ben sazi e si spende attorno ai 70 euro
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.