
“Villa Bucci” è il titolo del libro scritto da Cinzia Benzi, giornalista e critica enogastronomica, che racconta la storia della cantina fondata da Ampelio Bucci, imprenditore marchigiano che ha contribuito a ridefinire il ruolo del Verdicchio dei Castelli di Jesi nella produzione vinicola italiana. Il volume segue il percorso di Bucci a partire dalle sue origini fino ai riconoscimenti ottenuti a livello internazionale, intrecciando la narrazione personale con quella della cantina e del territorio.
Nel corso delle sue pagine, il libro ripercorre le tappe principali di un progetto che ha saputo fondere visione imprenditoriale e rispetto per la terra. Nonostante la mancanza di una formazione specifica in enologia, Ampelio Bucci ha costruito un modello produttivo che si è imposto grazie a uno stile riconoscibile e costante. L’approccio scelto è stato quello di lasciare spazio al territorio, evitando scorciatoie e puntando sulla qualità del lavoro agricolo e sulla coerenza del risultato finale.
Il libro, accompagnato dalle fotografie di Francesca Brambilla e Serena Serrani, restituisce uno sguardo concreto sui luoghi di Villa Bucci. Le due fotografe, specializzate nello still life e nel reportage gastronomico, rappresentano filari, cantine e scorci di campagna con un taglio sobrio, evitando estetismi, e mettendo al centro il lavoro quotidiano e il legame con il territorio. Le immagini integrano il racconto scritto, offrendo una documentazione visiva che segue il ritmo naturale del ciclo produttivo.
Accanto alla narrazione principale trovano spazio anche voci esterne, chiamate a offrire una prospettiva ulteriore sul progetto Villa Bucci. Tra questi, gli chef stellati Moreno Cedroni ed Enrico Bartolini, Gabriele Gorelli, primo italiano a ottenere il titolo di Master of Wine, Andrea Amadei, conduttore radiofonico e direttore editoriale della rivista The Art of Wine, il giornalista Jeffrey E. Porter di Wine Enthusiast e il sommelier Sebastien Ferrara. Ognuno, dal proprio punto di osservazione, contribuisce a delineare il profilo della cantina e del suo fondatore.
A completare l’opera, le illustrazioni di Gianluca Biscalchin. Con il suo tratto essenziale, Biscalchin rappresenta scorci della tenuta e della Vintage Collection, inserendo elementi visivi che arricchiscono la monografia senza appesantirla. Il libro si apre con due introduzioni: la prima firmata da Ampelio Bucci, che commenta con distacco e gratitudine la narrazione della propria vicenda imprenditoriale; la seconda di Luciano Ferraro, vicedirettore del Corriere della Sera, che si concentra sul passaggio generazionale e sul futuro della cantina sotto la guida della famiglia Veronesi.
Una parte del racconto è dedicata al recente passaggio di proprietà. Nel luglio 2024, Villa Bucci è entrata a far parte di Oniwines, il progetto gastronomico nato nel 2024 all’interno di Oniverse, gruppo attivo nel settore della moda e del lifestyle con i marchi Calzedonia, Intimissimi, Intimissimi Uomo, Tezenis, Falconeri, Atelier Emé, Antonio Marras, Signorvino, Pardo Yachts, Gran Soleil Yachts, VanDutch Yachts. La sintonia tra Bucci e i Veronesi, sottolineata più volte nel libro, si è sviluppata intorno a un’idea condivisa di artigianalità e attenzione al dettaglio. Oggi la conduzione è affidata a Federico Veronesi, CEO e proprietario, che osserva: “Per me e per la mia famiglia è un onore poter condividere con un ‘mostro sacro’ del vino come Ampelio Bucci un percorso che guarda al futuro, nel rispetto massimo di un passato, che è presente, e che ci proietta in una dimensione di autorevolezza enologica internazionale; e il racconto di Cinzia Benzi lo esprime al meglio”.
“Villa Bucci” si presenta come un racconto puntuale di
un’esperienza produttiva e familiare, mantenendo il baricentro su un’idea di viticoltura che guarda alla continuità più che alla trasformazione. Edito da Seipersei, è disponibile in libreria dal 6 aprile al prezzo di 60 euro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.