Il 12 dicembre del 1915 nasceva Francis Albert Sinatra a Hoboken, sobborgo di New York. Da allora sono trascorsi 100 anni, ma il mito non muore mai.
Mamma Natalina Garaventa, soprannominata Dolly, veniva da Rossi di Lumarzo, Riviera ligure, papà Antonio da Lercara Friddi, gelido paesino siciliano sulle Madonie. Il nonno Francesco emigrò, lo raggiunse poi il figlio in terza classe, in fondo alla stiva, e nel giorno di San Valentino Antonio - a quel punto diventato Anthony - sposa l’innamorata a Jersey City e mette su casa a Hoboken. Dunque, come era facilmente intuibile dal cognome, Frank era italianissimo. Fin da adolescente mostrò la sua passione per il canto. Tanto che decise di farne il suo mestiere. A spingerlo ad intraprendere questa strada è stata l'ammirazione per il cantante Bing Crosby. Agli inizi si esibiva in concorsi canori ed esibizioni locali. La svolta arriva nel 1940 quando entrò nella swing band del trombonista Tommy Dorsey, diventando presto un idolo per i teenager. Due anni dopo decise di intraprendere la carriera da solista, che lo consacrò nel panorama musicale.
Affascinante, carismatico, inimitabile, Frank Sinatra venne soprannominato in molti modi, il più celebre è senz'altro "The voice" per la sua voce: calda, impeccabile e inconfondibile. Ma anche “Old blue eyes”, per quegli occhi azzurri che stregarono innumerevoli donne. E poi ancora “Swoonatra” per l’effetto svenimento sulle ammiratrici e “Chairman of the Board (of Show-Business)”, cioè “presidente del consiglio di amministrazione dello spettacolo”.
Fu un artista poliedrico, dimostrando di avere talento anche per la recitazione: Sono stati una cinquantina i film che lo hanno visto protagonista tra cui il famoso "Da qui all'eternità" di Zinnerman che gli valse l'Oscar nel '53 e "L'uomo dal braccio d'oro" di Preminger con cui sfiorò la statuetta. Ma il film più famoso di tutti rimane "Colpo grosso" (Ocean's 11), di cui è stato girato un remake nel 2001.
Gioco d'azzardo, l'essere italiano, La fama non cristallina di Las Vegas, gossip e non solo, Sinatra fece molto parlare di sé. Anche per le sue amicizie politiche, quella con il democratico John Fitzgerald Kennedy e quella con il repubblicano Ronald Reagan, e per i presunti rapporti con la mafia. Ma il successo prevalse sempre sulle ombre gettate su di lui. Come ogni divo che si rispetti, la sua vita sentimentale fu particolarmente turbolenta: quattro matrimoni (tra cui quelli con le attrici Ava Gardner e Mia Farrow) e una lunga lista di relazioni, vere o presunte.
Molti artisti sono ricordati per aver raggiunto la top ten con una hit, ma sono in pochi a poter vantare più di una canzone intramontabile. Frank fu uno di questi: si ricorderanno pezzi come "I've Got Under Me Skin" e "Night and Day" di Cole Porter, "The Shadow of Your Smile" di Webster, "Fly Me To The Moon" di Howard, "Come Fly With Me" di Cahn e Heusen, "That's Life" di Gordon e Kay e "New York New York" di Kander ed Ebb per citarne solo alcuni dei più noti del suo repertorio.
Canzoni universali che non hanno tempo.Il 14 maggio 1998, il cuore di Sinatra, già provato, fu stroncato da un infarto, il quarto. Aveva 82 anni. L’America e il mondo intero persero “la voce” del Novecento.
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