In Italia non era mai successo che venisse venduta una medaglia del Nobel. Una prima assoluta l'asta che il 2 dicembre darà al miglior offerente il riconoscimento per la letteratura che fu assegnato a Salvatore Quasimodo nel 1959, "per la poeticità lirica con cui ha saputo esprimere le tragiche esperienze umane dei nostri tempi".
La base d'asta per la medaglia è di 50mila euro, ma le stime la danno tra 100mila e i 150mila euro. Ed è il figlio dello scrittore, Alessandro, a spiegare a Quotidiano.net la ragione della sua decisione.
"Mi hanno messo in croce dicendo che la cultura non si vende", ha accusato i media, ricordando che in passato aveva già ceduto l'archivio del padre, ma in un momento di "difficoltà economiche" ha deciso di mettere in vendita anche la medaglia del Nobel, un riconoscimento prestigioso, ma che "nessuno può più togliergli". Un simbolo, dunque, di qualcosa che invece a Quasimodo rimarrà.
"Non sono un feticista - dice Alessandro Quasimodo -, non passo il mio tempo ad ammirare e
lustrare medaglie, sono cose che non mi interessano". E aggiunge che agli eredi non fruttano più molto neppure i libri, che ormai rendono in diritti circa "all'anno duemila euro, e io cosa dovrei fare con duemila euro?".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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