Dai libri per bambini agli aforismi di Emo e ai racconti di Joyce

Dai piccoli ai grandi, non cambia molto, se i piccoli sono lettori piccoli d'età e i grandi sono scrittori grandi per qualità. Consolidatosi come editore di storie per «bambini», «ragazzi» e «giovani», comunque per i non maggiorenni, l'editore Gallucci ha deciso di dare una svolta alla propria attività. Ma una svolta che prosegue in una tradizione fatta di cura formale, alto livello nei contenuti e fantasia non di rado spiazzante quanto alle scelte che compongono il catalogo.
Destinatari della nuova collana «HD» sono i lettori, questa volta adulti, loro stessi ad alta definizione: cioè esigenti, acculturati, curiosi. Quelli che oggi si definiscono lettori «forti». E che dunque sanno apprezzare, accanto agli esordienti di buona stoffa, i classici nascosti, esiliati dal proprio carattere solitario o da un sistema editoriale sovente distratto. «Con Giorgio Pozzi che ne è il curatore - dice il fondatore della casa editrice, Carlo Gallucci - abbiamo scelto di dare questo nome alla collana per assonanza con alcuni temi che ci sono cari: la modernità, la qualità, la resa nitida ed empatica del mondo contemporaneo».
Proprio oggi «HD» esordisce con i primi quattro volumi. E lo fa a modo suo, cioè affiancando al novizio modenese Alberto Bellini (Niente che sia al suo posto) e al già consolidato Federico Platania (Il Dio che fa la mia vendetta), autore di tre romanzi per l'editore Fernandel nonché ideatore del sito www.samuelbeckett.it, una signora della musica italiana come Grazia Verasani, la quale in Accordi minori compie un singolare percorso che si dipana da Janis Joplin a Dalida, da Umberto Bindi a Chet Baker. E poi il pezzo più forte di tutti, forte come la sua prosa e le sue idee: Andrea Emo (1901-83). La voce incomparabile del silenzio è una raccolta di aforismi tratti dai suoi taccuini che pone al centro il significato, il valore e il mistero della parola scritta che si fa linguaggio interiore. Ed è appunto questa la filosofia di «HD», spiega Elena Giacchino, cioè la riflessione sulla potenza della parola. Il volume di Emo vale dunque come manifesto d'intenti per l'intera collana.
Lo dimostrano anche le copertine, che tanto ricordano quelle dei volumi di poesia di Einaudi: nessun orpello volto a catturare lo sguardo, nessun artificio nella retorica dell'immagine, ma soltanto parole, uno o due capoversi che servono come fedele assaggio. Del resto la ricerca sul gusto della scrittura è merce rara e, quando c'è, bisogna mostrarlo subito.

Nei prossimi mesi dopo l'estate «HD» proporrà almeno un romanzo e per l'anno prossimo, probabilmente insieme ad altre perle di saggezza di Emo, è previsto l'arrivo di un altro big: James Joyce. I racconti, inediti in Italia, di Finn's hotel, descritti dall'autore come epiclets, cioè little epics.

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