Ecco perché Van Gogh si tagliò l'orecchio

Spunta una nuova ipotesi sul gesto del pittore: si automutilò perché disperato per le nozze del fratello Theo

Ecco perché Van Gogh si tagliò l'orecchio

Perché Vincent Van Gogh si tagliò l'orecchio? Finora le ipotesi più accreditate sono state il segno di una malattia mentale o la reazione a una lite con Paul Gaugin. Ma ora spunta un nuovo studio che dà un'altra spiegazione.

Alla base del gesto del grande pittore ci sarebbe la notiza delle nozze del fratello Theo, mal digerita da Vincent. La tesi è illustrata dallo storico dell'arte britannico Martin Bailey nel libro "Studio of the south: Van Gogh in Provence", in uscita il prossimo giovedì 3 novembre dall'editore Frances Lincoln, dove smentisce molte leggende e avanza una nuova ipotesi.

A riprova della tesi, Bailey cita una serie di lettere di famiglia venute alla luce recentemente ed in particolare una del 21 dicembre 1888, che Vincent ricevette due giorni dopo. Secondo Bailey, Van Gogh era molto affezionato al fratello Theo e la notizia del suo imminente matrimonio lo gettò nello sconforto più atroce perché aveva paura di rimanere solo e di non poter neppure più contare su un sostegno economico, dal momento che era proprio il fratello a consentirgli di vivere.

La tesi di Bailey è illustrata dal quotidiano londinese The Telegraph, che si sofferma in particolare su una lettera di Theo al fratello Vincent, scritta a Parigi il 21 dicembre e consegnata ad Arles domenica 23 dicembre 1888 (lo stesso giorno della lite con Gauguin) e in cui gli comunicava proprio le sue prossime nozze con Johanna Bonder. Questa notizia scosse profondamente Vincent, che era già psicologicamente disturbato, tanto da spingerlo all'autolesionismo.

"Vincent temeva che stesse per perdere anche l'appoggio finanziario e psicologico di Theo", ha spiegato Bailey. Diciannove mesi dopo essersi volutamente ferito all'orecchio, Van Gogh si sparò un colpo al petto e morì due giorni dopo, a causa delle ferite riportate.

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