Edoardo Sylos Labini presenta IlGiornale Off: "Darà voce agli artisti meno conosciuti"

Edoardo Sylos Labini presenta la nuova iniziativa editoriale del Giornale: "Racconterà quelle energie nuove che hanno la strada sbarrata dai soliti noti"

Nessuno mai ne parla. Eppure lontano dai red carpet e dai principali giri di distribuzione c'è un mondo sommerso fatto di artisti italiani di eccezionale talento. Nel cuore della cultura, fuori dai grandi circuiti, c'è un'originalità tanto grande da riuscire a dare un contributo fondamentale all'intrattenimento culturale del Belpaese. Proprio per dare voce a tutte queste esperienze nasce Il Giornale Off, l'innovativa iniziativa editoriale del Giornale che, da un'idea dell'attore Edoardo Sylos Labini, punta a raccontare storie e produzioni artistiche meno conosciute, ma di sicura qualità.

Edoardo Sylos Labini, come nasce il progetto?
"IlGiornale Off nasce dalla voglia e l'urgenza di dar voce a tutti quegli artisti italiani che, nel mondo del teatro, della musica, dell'arte e del cinema, si caratterizzano per la loro passione ma che non hanno la forza mediatica ed economica per farsi conoscere e auto promuoversi."

Lei ha conosciuto in prima persona questo mondo?
"Ho cominciato la mia carriera nel teatro ufficiale, grandi compagnie e grandi teatri per poi approdare alla televisione, ma allo stesso tempo ho sempre cercato di portare avanti i miei progetti, in spazi più piccoli, che nascevano da una esigenza più artistica che di mercato. Infatti, al di fuori dei circuiti ufficiali c'è tutto un pullulare di iniziative, di energie completamente nuove e di grande qualità che hanno, però, la strada sbarrata dai soliti 'noti' che occupano il panorama più importante."

Il termine "occupare" fa venire in mente un'area politica ben precisa. Quanto c'entra?
"C'entra, eccome. Nel senso che troppo spesso, dietro alle numerose 'okkupazioni' di red carpet o teatri ci sono nomi famosi che vanno li a fare vetrina e sono pronti a farsi strumentalizzare perché c'è una vera e propria militanza politica . Insomma più militi e più sarai aiutato dal partito. Poi naturalmente ognuno ha le sue idee che esprime con un voto democratico ma - a mio parere - un artista non dovrebbe usare l'arte per fare politica. In un momento storico come questo, il vero atto politico è produrre, dar vita a un progetto artistico."

E come si fa se i soldi pubblici per la cultura sono sempre di meno?
"È proprio lì il problema. Negli ultimi trent'anni c'è stato troppo assistenzialismo. E troppi fondi pubblici sono stati assegnati per appartenenza politica e non per meritocrazia. Lo Stato dovrebbe, invece, aiutare solo i giovani. Bisogna cambiare le regole, specialmente per lo spettacolo dal vivo, e fare entrare i privati: tax shelter e tax cerdit, le aziende che investono in arte e cultura vengono detassate al 100% della somma investita. Solo in questo modo si apre un mercato meritocratico: un'azienda mette i soldi e la faccia soltanto se l'artista gli fa fare bella figura."

IlGiornale Off nasce con l'obiettivo di dare spazio a tutti?
"Dare spazio a tutti quegli artisti sconosciuti, senza alcuna pregiudiziale. Andarli a scoprire mentre cantano o suonano nei piccoli club o recitano in spazi off-off. Dare voce ad una pellicola che esce in una sola copia, parlare di una collettiva che esiste solo in rete."

Qual è il messaggio che sta alla base di questa nuova iniziativa editoriale?
"Il nostro messaggio è provare a costruire qualche cosa, anche davanti alle oggettive difficoltà. Vogliamo raccontare tutti quelli che riescono ad essere propositivi senza piangersi addosso."

Quest'idea ha subito contagiato il direttore Alessandro Sallusti?
"Quando l'estate scorsa gli ho parlato dell'idea del Giornale Off, il direttore ha risposto subito con grande entusiasmo sottolineando come il Giornale ha spesso portato avanti battaglie per cui pochi quotidiani sono disposti a esporsi. Naturalmente è stato il vicedirettore Giuseppe De Bellis con la redazione Cultura e Spettacoli a elaborare e approfondire il mio progetto. Io non sono certo un giornalista, faccio l'attore..."

Quali firme troveremo sul Giornale Off?
"Sicuramente le firme più autorevoli del Giornale. Da Luca Beatrice per l'arte a Paolo Giordano per la musica, da Luca Doninelli e Enrico Groppali per il teatro a Claudio Siniscalchi per il cinema. E ancora: giovani firme e outsider esterni. Ma anche addetti ai lavori chevogliono segnalare nuovi talenti."

Lo speciale Giornale Off esce in edicola tutte le domeniche, a partire dal 4 novembre, ma vive tutta la settimana sul Giornale.it.

Come si sviluppa questa interazione tra carta stampata e web?
"La domenica i lettori potranno leggere un'intera pagina di recensioni e segnalazioni sull'edizione in edicola. A partire dal lunedì, sul sito, ci saranno approfondimenti con interviste, video e gallerie fotografiche."

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