Il Duomo di Milano è un tesoro a cielo aperto. Sulle sue pareti si trovano moltissime statue, oltre tremila, che contribuiscono a rendere ancora più bella la cattedrale meneghina, conosciuta in tutto il mondo. Un tale scrigno ha bisogno di una cura costante nel tempo, monitorando costantemente lo stato conservativo delle statue e sostituendo tutti quegli elementi che non possono più rimanere in opera sul monumento. La Veneranda Fabbrica del Duomo, che dal 1387 si occupa della cura e conservazione della cattedrale, ha ideato il progetto “Adotta una statua” che si propone di valorizzare, restaurandole, alcune statue rimosse dalla cattedrale e depositate presso il Cantiere Marmisti, il laboratorio dove nascono le nuove sculture destinate al Duomo e trovano ricovero quelle più fragili. Questa idea si pone in continuità con il progetto "Adotta una guglia" di alcuni anni fa.
Tra le aziende che hanno aderito ad "Adotta una statua" c'è anche Techbau, società leader nel settore dell’ingegneria e delle costruzioni, con sede a Castelletto Ticino (Novara). Si è offerta di occuparsi del restauro di una bellissima statua che raffigura San Michele e il demonio, risalente al XVII secolo. L’opera ha raggiunto la sede della società, dove rimarrà per un anno, con possibilità di prorogare l’ospitalità.
È la prima volta che una scultura proveniente dalla Cattedrale, il cui marmo secoli fa è sceso proprio attraverso la "via d’acqua per Milano”, ha risalito idealmente la strada, trovando "casa", temporaneamente, a Castelletto Ticino, non lontano dalle sponde di quel fiume dove un tempo barconi e chiatte viaggiavano trasportando i blocchi di mamro di Candoglia su cui veniva incisa la sigla Auf (Ad Usum Fabricae), che li esentava dal pagamento del dazio dovuto alle merci trasportate.
Il grande regista Dino Risi nel cortometraggio "La fabbrica del Duomo" (1949) così descrisse il viaggio di quei marmi: “Attraverso il Lago Maggiore e lungo il Ticino e poi, entrando a Tornavento nel Canale di Pavia, e di qui fino a Milano per il Naviglio Grande, scendevano i marmi del Duomo dalla montagna di Candoglia fino alla
Darsena di Porta Ticinese. Viaggiavano nella Bassa, avvolti nelle grandi nebbie, che durante una lunga stagione dell’anno fanno di Milano una città di fantasmi”.
"Techbau adotta una statua del Duomo: saluto con molto piacere questa nuova adesione alla campagna di raccolta fondi promossa dalla Veneranda Fabbrica", ha detto Fedele Confalonieri, presidente della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano. "L’impegno dei privati e delle aziende per il Duomo richiama quello spirito imprenditoriale, civico e di comunità che è molto importante per la Cattedrale. Essa, infatti, è stata costruita con la generosa partecipazione di molti. Cittadini e corporazioni: fu lo sforzo corale del territorio a edificare il Duomo ed è molto significativo che la scelta di Techbau ci riporti alla vicenda dei Navigli e delle vie d’acqua, tanto importanti per la costruzione del Monumento e per lo sviluppo di Milano".
"Per noi è un grande onore collaborare con la storica istituzione della Veneranda Fabbrica del Duomo al progetto "Adotta una statua", ha detto Andrea Marchiori, Ceo di Techbau. "In questo modo abbiamo avuto la possibilità di contribuire al restauro di un’opera di grande valore, lasciando una testimonianza del nostro impegno nella conservazione e nella valorizzazione del patrimonio artistico".
Ma veniamo alla scultura adottata da Techbau. Di autore non identificato, ornava un capitello di pilone all’interno del Duomo, precisamente il P66, a ridosso della controfacciata e in prossimità del fianco meridionale della Cattedrale. Queste le sue dimensioni: 138 x 70 x 47 cm. La statua è stata realizzata nel XVII secolo. Fu rimossa dal pilone nel 1966, per ragioni conservative, e da lì portata al Cantiere Marmisti; nel 1968 fu esposta al Museo del Duomo di Milano in occasione della Mostra Congresso Internazionale sul Duomo.
Secondo l'iconografia tradizionale San Michele Arcangelo è il capo supremo degli angeli ed è raffigurato protetto da un’armatura, mentre brandisce una spada, pronto a entrare in battaglia e fronteggiare le forze del male. Il gruppo scultoreo rappresenta San Michele in abito militare, con il volto ruotato, orientato verso il basso, intento a osservare con disprezzo il demonio posto ai suoi piedi, dalle mostruose fattezze.
Il progetto "Adotta una statua", come dicevamo, prevede il restauro da parte di privati, aziende o persone giuridiche delle statue "uscite di scena" dalla Cattedrale e messe a riposare in un magazzino.
Ovviamente ciò avviene dopo le necessarie autorizzazioni dalla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Milano. Una volta effettuato il restauro le statue, previo accordo, possono essere prestate al donatore, con la possibilità di esporre l'opera in spazi al di fuori del Complesso Monumentale del Duomo.
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