Il Sessantotto va in pensione Cohn-Bendit lascia la politica

Il Sessantotto va in pensione Cohn-Bendit lascia la politica

«Ce n'est qu'un début, continuons le combat». Bei tempi... Riccioli sbarazzini per tutti, maggio (francese) per tutti, belle compagne giovani, fresche e con i capelli à la garconne per tutti. Primavera tutto l'anno, nell'anno di grazia 1968.
Lui c'era, Dany le rouge, Dany il rosso. Daniel Cohn-Bendit il 4 aprile prossimo compirà, guarda un po' l'ironia del caso, proprio 68 anni. Del Sessantotto con la maiuscola è stato un protagonista indiscusso, un maître à penser. Il suo fiore all'occhiello resta la presa della Sorbona, 179 anni e spiccioli dopo un'altra presa che era stata ben più impegnativa, per i suoi avi rivoluzionari, quella della Bastiglia. Ma del marchio di fabbrica liberté, égalité, fraternité, per «colpa» del papà tedesco non potè fregiarsi con pieno diritto. Questa almeno era l'opinione della democraticissima Francia che il 21 maggio del suddetto anno di grazia 1968, mentre lui si trovava a Berlino, lo dichiarò «straniero sedizioso», emanando nei suoi confronti il divieto di soggiorno nel patrigno Hexagone.
Allora Dany si trasferì in Germania e da rouge divenne rapidamente grüne, cioè verde, con tanto di seggio al Parlamento europeo, dopo aver lavorato in una scuola materna autogestita a Francoforte e dopo aver biascicato qualcosa di inquietante sul «risveglio (!) della sessualità» nei bambini sotto i sei anni... Ma del resto in Europa c'è posto per tutti, e definirsi liberale-libertario è un efficace specchietto per le allodole di ogni segno e colore.
Ma ora, il sessantottenne sessantottino ha deciso di appendere le fregole politiche al chiodo. Per la verità aveva fatto un pensierino a una lista ecologista in Grecia, stante il marasma di quel Paese in cui intingere il pennello della retorica. Però, tutto sommato ha deciso che non fosse il caso di rimettersi in gioco: «Ho deciso di non candidarmi per un mandato nel 2014.

Ho già dato molto e ormai mi accontenterò di manifestare e... votare», scrive in Per eliminare i partiti politici!? Riflessione di un apolide senza partito.
Come faceva quella canzoncina? Ce n'est qu'un début... Ma il secondo verso va corretto: continuons le pension.

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