"L’unico vero viaggio, l’unico bagno di giovinezza, sarebbe non andare verso nuovi paesaggi, ma avere altri occhi, vedere l’universo con gli occhi di un altro, di cento altri, vedere i cento universi che ciascuno vede, che ciascuno è", scriveva Marcel Proust ne "Alla ricerca del tempo perduto". È stato lui ad ispirare il tema della sesta edizione di "Ti racconto a Capo" che si sta svolgendo nel Sud più profondo d'Italia, nel cuore del Salento, tra Corsano, Tiggiano, Tricase, Torre Vado e Castrignano del Capo.
"Un tema per riscoprire il senso del viaggio e del suo movimento, attraverso i luoghi più remoti di una terra di vecchi emigranti e di moderni viaggiatori", spiegano gli ideatori de festival Luciano De Francesco e Carlo Ciardo.
Il racconto è fondamentale per recuperare le tradizioni e la storia, ma è anche uno strumento per cogliere le innovazioni e costruire un futuro dalle radici profonde in una terra di confine tra Oriente e Occidente, luogo di accoglienza e di conflitti.
Quelli spiegati da Fausto Biloslavo, de Il Giornale, attraverso foto e frammenti dei suoi reportage nelle zone estreme della Terra, tra le guerre e la distruzione che ha visto e raccontato in questi anni, raccolti nel suo libro "Gli occhi della guerra".
Quelli narrati da Antonio Caprarica, ne "Il romanzo di Londra", frutto dei "vagabondaggi" di un giornalista salentino in una metropoli leggendaria.
Il percorso
si concluderà il 9 agosto con lo spettacolo teatrale pensato e realizzato dal direttore artistico Ippolito Chiarello, che coinvolgerà 16 giovani attori in una rappresentazione simbolica del viaggio tutta da scoprire.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.