Dal cutter «Mosquito» alla goletta in carbonio con prestazioni super

Il piacere di riproporre in chiave modernissima un gioiello di metà Ottocento. L'idea è frutto della fantasia creativa di Javier Soto Acebal, progettista argentino che vanta collaborazioni con cantieri importanti quali Wally Yachts e Solaris e la progettazione di racer come il Soto 40.
Questa volta si è voluto divertire, partendo dal disegno dello storico cutter «Mosquito» per arrivare alla nuova goletta lunga 52 metri, bellissima nelle linee e dalle altissime prestazioni.
«Ma non è una replica - precisa il designer - bensì uno yacht che riporta in vita i tratti estetici tipici dell'età d'oro della vela e dei grandi velieri in genere, rivisitati in chiave moderna. L'opera morta è un omaggio al tempo passato, quella viva integra tutta la nostra esperienza acquisita nel campo delle regate».
Ecco allora lo scafo molto stretto, la prua a piombo con bompresso e il colore nero, elementi tipici dei cutter, veloci, marini e belli, interpretati alla luce dei risultati del computer e quindi integrati con prua voluminosa e «spalle larghe». Al galleggiamento lo scafo misura 39 metri e ha un baglio massimo di 8,60.
Il fortunato armatore intende girare il mondo, quindi ha voluto che la barca fosse costruita per resistere a tutte le condizioni meteo marine. Lo scafo è in carbonio (sarà il più grande yacht a vela costruito negli Stati Uniti con questo materiale), laminato con infusione di resina e avrà un bulbo di 70 tonnellate su un dislocamento di 210 tonnellate e chiglia fissa a T profonda 3,60 metri.
L'armo è a goletta per consentire una navigazione in sicurezza anche con poche persone di equipaggio, mentre la superficie velica raggiunge 1.100 metri quadrati. L'attrezzatura è ovviamente all'avanguardia: vele rollabili, rig in carbonio, manovre a scomparsa. Ridotti tughe e oblò a favore della «spianata» di teak.
Eliminato anche l'acciaio - che brilla troppo - a favore di un più caldo ed elegante bronzo.

Gli interni in stile Edoardiano con grande uso del legno prevedono una enorme suite padronale con office a poppa, grande salone con zona pranzo e tre cabine doppie con bagno privato.
L'equipaggio alloggia nell'area a prua e dorme in tre cabine doppie. Nessun dubbio, sarà una barca che si farà notare.

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