Sono in tanti a dire addio a Dario. Si respira unatmosfera strana: commozione, rabbia, tensione. Il sole picchia sul piazzale della chiesa dedicata alla Madonna della Cintura di Cusano Milanino. Arriva la bara, i parenti, gli amici di Dario vedono subito teleoperatori e fotografi: non li vogliono. Insultano i cronisti. Inizia la cerimonia religiosa. Sullaltare cè monsignor Carlo Faccendini, vicario episcopale inviato dal cardinale Dionigi Tettamanzi. Torna la calma, i ragazzi che assieme a Dario frequentano il Gadda di Paderno Dugnano, indossano magliette bianche con stampata la foto del quindicenne stroncato giovedì mattina dopo la ricreazione appena tirato uno spinello. Sul feretro cè la maglia di Alessandro Del Piero, lidolo di Dario, che aveva una vita davanti, tanti progetti. Tutto svanito in una maledetta mattina a scuola, mentre il professore spiegava diritto economico.
Dentro il santuario, la folla si accalca, molti hanno il volto rigato dalle lacrime. Non si può morire così a 15 anni. «Spero che gli insegnanti e gli studenti dice monsignor Faccendini durante lomelia tornino a scuola e la considerino il punto di riferimento per individuare gli obiettivi importanti della vita». Tutti ascoltano in silenzio. «Il lavoro educativo aggiunge anche se a volte è frustrante resta fondamentale per garantire punti di riferimento e valori irrinunciabili». Dal pulpito parlano una professoressa ed un amico di Dario. «Tutti si stanno interrogando sul perché siamo di fronte a questo dramma, ma pochi si sono soffermati dice il giovane a riflettere sul fatto che Dario non cè più». La bara esce dalla chiesa tra gli applausi.
Ieri mattina allIstituto Gadda i coetanei del 91 hanno scritto sullasfalto: «Dario non è 1 drogato», quel «non è» sottolineato tre volte.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.