Deficit-pil al 5,2%: peggiore dal 1996

Nel 2009 il rapporto deficit-pil si attesta al 5,2% (contro il 2,7% del 2008), il dato peggiore dal 1996. L'Istat avverte: solo nel quarto trimestre l'indebitamento si è attestato al 4,5%

Deficit-pil al 5,2%: peggiore dal 1996

Roma - Il rapporto deficit-pil si attesta nel 2009 al 5,2% (contro il 2,7% del 2008). Lo comunica l’Istat, spiegando che rispetto al dato del -5,3 comunicato il primo marzo il dato odierno è leggermente migliore perché non include l’effetto delle operazioni di swap. Viceversa il deficit si attesterebbe al -5,3%, in linea con la previsione del governo. Nonostante questa piccola differenza, quello comunicato oggi è il dato peggiore dal 1996. Solo relativamente al quarto trimestre, l’indebitamento si è attestato al 4,5% (2,4% nel quarto trimestre 2008).

Entrate in calo Mentre la spesa pubblica cresce le entrate nel 2009 sono in calo. Complessivamente, l’anno scorso, le entrate totali sono diminuite del 2%, mentre erano cresciute dello 0,9% nel 2008.  E mentre le entrate calano, aumentano le spese: nel 2009 le uscite totali hanno infatti registrato un aumento del 3% anche se più contenuto rispetto al 3,5% del 2008. Tornando alle entrate, nel quarto trimestre 2009 quelle "totali" hanno registrato in termini tendenziali una diminuzione dell’1,2%: la stessa variazione registrata nello stesso periodo dell’anno precedente. Complessivamente, quindi, nel 2009 le entrate totali risultano diminuite del 2%, mentre erano aumentate dello 0,9% nell’anno precedente.

L'effetto scudo Nel quarto trimestre 2009 le entrate in conto capitale sono risultate in forte crescita.

Lo comunica l’Istat spiegando che sono aumentate, "in particolare, le imposte in conto capitale nelle quali sono contabilizzati, per un importo di circa 5 miliardi di euro, i versamenti una tantum relativi ai prelievi operati in base al così detto scudo fiscale per la regolarizzazione o rimpatrio di attività finanziarie e patrimoniali detenute all’estero da soggetti residenti".


Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica