nostro inviato a Castelmezzano (Potenza)
Dopo una scarpinata del diavolo, siamo pronti per il Volo dellAngelo. Un angelo senza ali, ma capace comunque di librarsi tra le nuvole. Un miracolo che può accadere solo a Castelmezzano, in provincia di Potenza.
Intorno lo scenario aguzzo delle Dolomiti Lucane. Rocce a forma di becco daquila che proteggono territori incontaminati. Come in una riserva indiana. Guai a profanarla. La Basilicata è anche questo.
Ecco, in cima, la piattaforma di lancio. Finalmente. Un giovane, dallaspetto temerario, è pronto al tuffo che lo scaraventerà nel vuoto. Appeso a un cavo dacciaio. A una velocità di 120 chilometri orari. A unaltezza di 500 metri da terra.
Il percorso è poco più di un chilometro: la distanza cioè che divide Castelmezzano da Pietrapertosa, il grumo di case che sporge dalla montagna di fronte. Un viaggio che dura poco più di un minuto, ma che ti rimane in mente per sempre. Unattrazione turistica unica in Italia.
CONTO ALLA ROVESCIA
Torniamo dal nostro giovane coraggioso. Imbracatura ok; casco ok; occhiali antivento ok. I suoi amici sono pronti per immortalare limpresa con macchine fotografiche e videotelefonini. Parte il contro alla rovescia: 5-4-3-2... «Stop!!!», urla il giovane: «Non ce la faccio, fatemi scendere...». Delusione generale dei presenti, ma anche qualche sguardo comprensivo da parte di una comitiva di motociclisti dallaspetto molto tosto. Peccato però che sia tutta scena. Anche loro infatti, quando arriva il momento decisivo, fanno i distratti e prendono tempo.
«Avanti il prossimo!». Cioè noi. Davanti a moglie e figli non si possono avere tentennamenti. Così, alla fine del countdown, arriva la spinta decisiva. Via, nellabisso. Ormai è fatta. Non resta che godersi lo spettacolo. Adrenalina. Inghiottiti dal baratro. Affidandosi alla protezione della Madonna di Pompei. Anche se poi - per un Castelmezzano-Pietrapertosa in versione razzo-umano - la protezione del proprio angelo custode basta e avanza. Da qui, forse, lazzeccata definizione di Volo dellAngelo.
SANI E SALVI
Rimessi i piedi a terra, ci si ritrova con stampata sul viso una strana espressione di sgomento e soddisfazione, che poi è il combinato disposto dello stress per lo «scampato pericolo» e lemozione per la vertigine mozzafiato. Che si conclude con una frenata che ti manda il cuore in gola.
Sensazioni lontane anni luce dalla banalità delle supergiostre di un qualsiasi grande parco divertimenti, fossanche Disneyworld. Qui, soli nel cielo e col vento che ti sferza, si può assaporare la libertà assoluta del corpo e dellanima in un frame di estasi mistica. Una beatitudine simile a quella del feto nella pancia della mamma: la differenza è che il Volo dellAngelo ti fa sentire nel ventre della natura, con lazzurro del cielo a fare da liquido amniotico.
Sotto di noi la macchia verde dei boschi e il serpente bianco della strada in una prospettiva che prima dora avevamo ammirato solo dalloblò di un aereo e che qui possiamo vivere con una visuale che non ha precedenti.
IL PROGETTO
La filosofia del Volo dellAngelo punta sullidea di valorizzare i legami culturali che uniscono i comuni lucani e lo spirito di accoglienza della sua gente.
«Il nostro obiettivo - spiega lingegner Claudio Paternò - è mettere in atto sinergie capaci di attrarre flussi turistici lungo l'intero arco dell'anno. Ma ciò senza snaturare lidentità dei luoghi e delle persone. Puntiamo infatti sui giovani volontari del posto proprio per creare un legame tra la comunità locale e gli ospiti che vada al di là della visita occasionale. Insomma, chi viene trovarci deve sentirsi come uno di famiglia mai un forestiero». E a giudicare dai contatti via internet per prenotare il brivido del Volo dellAngelo, la strada intrapresa è quella giusta.
Si vola dal martedì alla domenica partendo da Castelmezzano o Pietrapertosa. «Chi eseguirà il volo - spiegano i volontari impegnati nel servizio di assistenza agli aspiranti angeli - si lascerà scivolare, opportunamente imbracato, lungo il cavo fino alla zona di arrivo del paese di fronte. Il lancio è consentito a tutti coloro che abbiano superato i 16 anni e con un peso compreso tra i 35 e i 120 chili. Il biglietto costa 18 euro».
IL PERCORSO DELLE 7 PIETRE
Un altro intervento, in via di realizzazione, è rappresentato da un itinerario tematizzato - il Percorso delle 7 pietre - che recupera un percorso pedonale di circa 2 chilometri; un sentiero che collega i comuni di Pietrapertosa e Castelmezzano, traendo ispirazione dai racconti favolistici del luogo. «Tenendo conto dello scenario montano sorprendentemente insolito - spiegano gli ideatori del Volo dellAngelo -, lobiettivo del progetto è quello di potenziare la vocazione dei luoghi tramite un pacchetto turistico variegato, capace di attrarre e interessare qualunque fascia detà. Il valore aggiunto va individuato nelle possibilità di rilancio economico offerta ai due comuni lucani anche attraverso la valorizzazione della sue tradizioni storiche e culturali».
LA STORIA BANDITA
Una Basilicata da riscoprire anche grazie all«aiuto» dei briganti.
La straordinaria avventura di un popolo che racconta la propria epopea attraverso «La storia bandita», il grande Cinespettacolo della Grancia (la foresta-simbolo delle Dolomiti Lucane) che si è presentata quest'anno in un'edizione rinnovata.
«Calpestati ci vendicammo», le ultime parole del brigante Crocco.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.