Diego Della Valle: «La Fiorentina è contro l’amnistia»

«La Fiorentina è contro l’amnistia e contro qualunque cosa che sappia di colpo di spugna. Questa sarebbe una contraddizione rispetto a tutte le battaglie che abbiamo fatto nelle sedi istituzionali per tentare di avere un calcio più giusto». Si apre così una lettera aperta di Diego Della Valle, presidente onorario della Fiorentina che rischia la retrocessione in B, mentre per i fratelli Della Valle e l’ad Mencucci è stata chiesta l’inibizione per 5 anni. «È fuori di ogni dubbio - dice Della Valle - che il mondo del calcio ha bisogno di riscrivere le proprie regole in modo chiaro e forte, pensando agli interessi di tutte le società, grandi e piccole. È importante però che il processo in corso si svolga con serenità e obiettività, e che non sia invece schiavo di fretta e scadenze sportive che, per quanto importanti, per noi sono nulla in confronto alla giustizia vera e al rispetto della nostra dignità e della credibilità della Fiorentina».


Della Valle, che nel suo intervento in aula aveva espresso perplessità per un processo che rischia di essere «più veloce che giusto», torna alla carica: «Questa velocità imposta, tra le tante cose, ha prodotto un processo “mostro”, spettacolarizzando in modo assurdo quello che poteva e doveva essere un dibattimento molto concentrato su fatti reali, sulle prove, sui riscontri e sulle sentenze fatte dai giudici nei tempi dovuti e che invece purtroppo si è trasformato in una gogna mediatica dove in molti, hanno pubblicamente emesso la loro sentenza di condanna, senza neanche aspettare quelle che devono essere emesse dai tribunali delegati a farlo. É una cosa questa, soprattutto quando si ritiene di essere estranei ai fatti, che ferisce profondamente».

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