«Difendiamo la legge Biagi»

Il Movimento cristiano lavoratori: «Bene l’esecutivo su infrastrutture e Tfr»

da Roma

Più incentivi per il lavoro che produce ricchezza. La revisione delle norme fiscali sull’impiego rappresenta una delle strade da intraprendere per proseguire la riforma dello Stato sociale e siglare un nuovo patto intergenerazionale. Questo uno dei temi al centro del decimo congresso nazionale del Movimento cristiano lavoratori (Mcl) che si conclude oggi a Roma. A guidare l’assemblea dei 600 delegati, in rappresentanza dei 283mila iscritti, il presidente Carlo Costalli che, salvo sorprese, dovrebbe essere confermato al vertice dell’associazione anche per il quadriennio 2005-2009.
Interlocutore diretto dell’Mcl è il governo Berlusconi al quale Costalli ha riconosciuto di aver fatto «un buon lavoro con il varo della riforma Biagi, una legge che va difesa come va difeso il suo ideatore». Analogamente, è stato espresso un orientamento favorevole alla riforma del Tfr. «È un provvedimento - spiega Costalli - che facilita la costruzione delle posizioni previdenziali per le generazioni più giovani, colpite dalla riforma Dini che ha decurtato le loro pensioni del 50 per cento». Giudizio positivo anche per le opere infrastrutturali da realizzare nel Mezzogiorno e per il varo della normativa sull’impresa sociale, approvata dal Consiglio dei ministri di venerdì scorso. All’esecutivo, però, si richiedono maggiori sforzi per porre le politiche per la famiglia al centro dell’azione di governo. «Con le deduzioni previste dalla Finanziaria 2005 - sottolinea il presidente - si era fatto un buon lavoro. Bisogna rendere queste agevolazioni strutturali senza sottoporle ogni anno al vaglio della legge di bilancio, considerato che il livello non elevato del tasso di natalità è un elemento preoccupante».
Il clima preelettorale pone al movimento la questione dell’unità del mondo cattolico anche in ambito politico ovvero quella di una scelta di campo decisa.

«Noi daremo indicazioni - conclude Costalli - e abbiamo già cominciato a mettere dei paletti respingendo le posizioni anticattoliche dei Radicali e di chi li aiuta». Quindi, la strada è quella di essere alternativi alle posizioni del centrosinistra.

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